Digitale terrestre. "switch off" problematico in montagna

Cecchella: «Molte le emittenti non in grado di adeguarsi»
Andrea Cecchella
Andrea Cecchella
PIEVE DI CADORE.
«Il passaggio al digitale terrestre», ha affermato Andrea Cecchella, AD di Telebelluno, «sarà molto più complesso di quanto non si creda». Il momento dello "switch off" per la provincia di Belluno è previsto in data 10 dicembre.
Insomma lo lo spegnimento dei ripetitori attuali, e il contestuale passaggio al digitale terrestre, non sarà indolore. Da quel momento, infatti, i telespettatori saranno in grado di ricevere solamente le emittenti che si saranno preparate all'evento digitalizzando i ripetitori, per cui molti canali non saranno più ricevibili. Il preoccupato intervento di Cecchella nel corso dell'incontro con la popolazione tenutosi a Pieve. Presente anche il sindaco Maria Antonia Ciotti, che si è stupita per la complessità delle operazioni necessarie per il passaggio al digitale.  «Per le località di montagna», ha ripreso Cecchella, «i problemi saranno ancora maggiori perché non tutte le emittenti saranno in grado d'investire le ingenti cifre necessarie per la trasformazione dei ripetitori. Telebelluno è una delle poche che ha già digitalizzato i suoi impianti, pertanto sarà in grado di coprire il 98% del territorio provinciale. Molte altre emittenti però, una volta spento il segnale, non si vedranno più. Spetterà ai Comuni o alle Cm richiedere nuove autorizzazioni e poi costruire gli impianti. Ma ci vorranno per lo meno dei mesi».  Per quanto riguarda la Rai, era presente un tecnico. «Pensiamo di riattivare almeno la prima rete entro mezzogiorno del 10. Per le altre sarà un passaggio progressivo. Una delle novità spiacevoli del passaggio al digitale», ha aggiunto, «sarà la scomparsa della terza rete regionale, che sarà sostituita da Rai 3 Lazio». (v.d.)

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