Diminuiscono gli iscritti si riducono le cattedre
BELLUNO. Infanzia salva, 14 posti in meno alla primaria e tre cattedre in meno alle medie. La situazione del personale docente nelle scuole della provincia inizia a delinearsi e i problemi come ogni anno tornano alla ribalta. Senza contare poi il nodo ancora da sciogliere del personale Ata.
Le questioni sono tante come ha sottolineato ieri pomeriggio il segretario nazionale della Flc Cgil, Domenico Pantaleo durante l’assemblea pubblica svoltasi all’istituto Catullo di Belluno insieme coi segretari provinciale Walter Guastella e regionale Salvatore Mazza.
In queste settimane, infatti, si stanno delineando i numeri del personale di diritto per il prossimo anno scolastico 2013-2014. «Se i numeri della scuola dell’infanzia saranno praticamente gli stessi dello scorso anno a parte il calo di alunni che passano da 3.130 a 3.111, le sezioni resteranno 142, i posti 284. Qualche modifica potrebbe esserci per il sostegno (oggi 10) se ci saranno altri alunni certificati», sottolinea Guastella.
Situazione un po’ più complicata per la scuola primaria dove le classi passano da 514 a 504, gli alunni da 8.638 a 8.406 con 699 posti di insegnanti contro i 713 dell’anno precedente. Il che significa che ci saranno molti docenti perdenti posti che potranno però recuperare la cattedra aggregando gli spezzoni orari rimasti, mentre 3 o 4 docenti saranno in esubero», dice la Flc. A perdere maggiormente posti sono l’istituto comprensivo di Zoldo che passa da 11 classi a 9 con la perdita anche di un posto di sostegno. Altre due classi perse anche nel comprensorio di Mel (da 31 posti più uno di sostegno a 29 posti più due di sostegno). Cinque le classi che si perderanno nel comprensivo di Agordo (da 33 posti a 28).
Per quanto riguarda le medie, invece, si perderanno tre cattedre a fronte di un aumento degli alunni che passano da 5.449 a 5.537. «Questo significa che avremo un certo numero di docenti perdenti posto: tre in scienze e matematica a Sappada, Mel e Chies d’Alpago, 5 di sostegno (alle medie Nievo, ad Auronzo, Pedavena, Sospirolo e Chies), uno di educazione tecnica a Sedico e uno di tedesco a Forno di Zoldo. A questi si dovranno aggiungere tre esuberi. Si formerà una pluriclasse a Livinallongo e una a Sappada», sottolinea Guastella. Entro la fine di maggio dovrebbero essere rese note anche le cattedre per le superiori.
Ma resta il problema del personale Ata, come evidenzia il segretario Mazza: «I docenti inidonei quest’anno non sono stati sistemati tra il personale Ata come si era ipotizzato, mentre si fa avanti il problema dei docenti tecnico-pratici che sono transitati allo Stato e che ora il governo vorrebbe rimettere tra gli amministrativi della scuola togliendo così posti a chi da anni è in graduatoria e attende il suo posto. A questo noi ci opponiamo».
Sul tavolo, infine, per il prossimo anno scolastico anche la questione dei finanziamenti alle scuole e il taglio del fondo di istituto «che comprometterà molto l’offerta formativa», conclude Mazza.
«Dobbiamo rilanciare una scuola con più risorse economiche e umane per dare spazio ai tanti precari che attendono da anni», ha concluso il segretario nazionale Pantaleo, «ma anche puntare alla stabilità statica delle scuole. Dobbiamo inoltre aggiornare la scuola al mondo che cambia e al modo di fare impresa che uscirà da questa crisi».
Paola Dall’Anese
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