Dimissioni a Cortina. Parla il vicesindaco: «Scelta ponderata e condivisa da tutti»
CORTINA. Il 9 luglio l’amministrazione comunale ampezzana consegnerà la cittadinanza onoraria al Corpo nazionale del Soccorso alpino. Poi tutto il gruppo di maggioranza protocollerà le proprie dimissioni, che saranno immediatamente eseguibili. Verrà quindi nominato un commissario che potrà iniziare a portare avanti il Comune sin da lunedì 11 luglio.
L'alternativa alle dimissioni dell’intero gruppo era che si dimettesse solo il sindaco Andrea Franceschi. In quel caso, una volta protocollate, il primo cittadino avrebbe comunque avuto un lasco di 20 giorni di tempo per eventualmente ritirarle. Passato quel periodo, le dimissioni sarebbero diventate irrevocabili e solo a quel punto sarebbe subentrato il commissario.
«La scelta di mollare adesso, e tutti assieme, è stata una decisione condivisa», spiega il vice sindaco Enrico Pompanin, «adesso che abbiamo ottenuto i Mondiali», sottolinea, «possiamo fare un passo indietro con la serenità di chi sa di aver pianificato nel migliore dei modi il futuro di Cortina».
Pompanin è stato da sempre al fianco di Franceschi, sin dal primo mandato. Ha sostituito il sindaco da aprile 2013 ad ottobre 2014, quando il primo cittadino fu prima messo ai domiciliari e poi esiliato.
«Abbiamo tenuto duro nei momenti più difficili, e in questi anni ce ne sono stati», ammette Pompanin, «e sinceramente era un po’ che pensavamo di lasciare. Lasciamo in un periodo che è oggettivamente roseo. Le opere sono decise, si tratta di portarle avanti. Da quando ci siamo ricandidati nel 2012 e siamo stati eletti sono cambiate molte cose, sia nelle nostre vite personali e sia nella macchina amministrativa. Prima Andrea faceva il sindaco a tempo pieno. Poi in esilio ha dovuto inventarsi un lavoro, ha altri impegni e io lo stesso. Non possiamo più sacrificare il lavoro e soprattutto le nostre famiglie per il Comune. Abbiamo atteso l'assegnazione dei Mondiali perché era il nostro obiettivo e ci sembrava corretto portare a termine questa sfida. Abbiamo creato una Fondazione che sarà in grado di organizzare l’evento al meglio. La macchina è ben avviata. Abbiamo sbloccato gli iter relativi ai finanziamenti dei fondi di confine, definito i piani futuri. Con i Mondiali arriveranno i contributi necessari alle infrastrutture che resteranno anche dopo l’evento. Questo era insomma per noi l’unico momento opportuno per mollare una nave che naviga su acque placide».
Alcuni nodi da sciogliere però restano, ed anche Pompanin non lo nega; ma sembra che saranno dipanati nel prossimo futuro. Il riferimento è a Sopiazes, dove è in corso di realizzazione la palestra di roccia e dove deve nascere il futuro parco giochi.
«Siamo convinti», conclude Pompanin, «che anche queste opere verranno terminate a beneficio dell’intera cittadinanza. Adesso continueremo a lavorare con il massimo imoegno sino al 9 luglio. Ci tenevamo troppo a consegnare la cittadinanza onoraria al Soccorso Alpino, da sempre in prima linea per la salvaguardia di residenti e turisti. Poi lasceremo. E’ una scelta che – lo ribadisco – abbiamo ponderato a lungo e condiviso fra tutti. Questo era il momento giusto», ribadisce, «Cortina con i Mondiali in tasca e le opere che abbiamo improntato potrà crescere nei prossimi anni. Garantiremo ovviamente al commissario la massima disponibilità per ogni sua esigenza».
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