D’Incà contro la Briglio «Un comizio»

CHIES D'ALPAGO. È polemica diretta tra Franca Briglio, presidente dell'Associazione nazionale dei Piccoli Comuni, Anpci, ed il parlamentare del M5S Federico D’Incà. All'assemblea di sabato mattina...

CHIES D'ALPAGO. È polemica diretta tra Franca Briglio, presidente dell'Associazione nazionale dei Piccoli Comuni, Anpci, ed il parlamentare del M5S Federico D’Incà. All'assemblea di sabato mattina (ieri il raduno si è concluso con la messa ed una cerimonia), Briglio aveva sostanzialmente rimproverato a D’Incà di proporre la fusione dei Comuni a differenza di Di Maio, uno dei leader del movimento, incontrato recentemente dall'Anpci.

«Taccia, ascolti e impari» ha ammonito Briglio, rivolta, per la verità, non solo a D'Incà ma anche agli altri parlamentari presenti. «Credo di aver visto poche volte nella mia vita un intervento fuori luogo come quello della Briglio, che ha confuso un tavolo tecnico di confronto sul un tema dei piccoli comuni in cui la platea era costituita nella quasi totalità da amministratori, con un comizio in piazza dei più bassi, con attacchi qualunquisti contro tutti e senza capire la differenza tra chi governa e ha fatto i tagli ai comuni negli ultimi anni e chi ha difeso il lavoro degli amministratori locali come il M5S».

D'Incà, che ribadisce la sua stima nei confronti degli esponenti locali dell'Anpci, come Dario Scopel, si augura «un rinnovamento della figura del Presidente con il quale altrimenti è impensabile costruire un rapporto di collaborazione basato sul rispetto reciproco».

In una nota, l'esponente grillino ribadisce che il territorio bellunese ha bisogno di una riorganizzazione amministrativa per gestire con maggiore facilità i processi decisionali tra gli amministratori, «per fare questo abbiamo un unico passo costituito dalle fusioni».

Fusioni dal basso e condivise con i cittadini nel Bellunese a 30 comuni. (fdm)

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