Dipendenti provinciali c’è l’accordo in Regione
BELLUNO. Una boccata d’ossigeno che consentirà di non arrivare con il fiato corto alla fine del 2015 e di iniziare con qualche speranza in più il 2016. Ma il lavoro da fare per raggiungere la tanto agognata specificità del Bellunese è ancora tanto.
Palazzo Piloni ha siglato l’accordo con la Regione e l’Unione delle Province Italiane per il finanziamento da parte di Venezia di una quota dei costi del personale. Un’intesa valida anche per le altre Province venete e che, di fatto, lancia un salvagente agli enti già provati dai tagli statali. La procedura nasce dall’applicazione della legge Delrio che ha rivoluzionato, nell’aprile dello scorso anno, il destino delle Province italiane. La legge demandava alle Regioni il compito di riordinare gli enti provinciali, in particolar modo per quanto riguarda le funzioni “non fondamentali”. Praticamente tutte, con l’eccezione di viabilità, scuole secondarie e ambiente. La Regione ha deciso di lasciare il quadro sostanzialmente invariato, dando alle Province specifici finanziamenti per il personale che si occupa delle funzioni “non fondamentali”: 98 persone in Provincia di Belluno. Per pagare loro e i loro colleghi delle altre Province venete la Regione ha stanziato 28 milioni per il 2015 e 40 milioni per il 2016.
«A Belluno arriveranno circa tre milioni di euro» spiega la presidente Daniela Larese Filon, presente in Regione all’incontro di venerdì, «ma non abbiamo ancora deciso come verranno impiegati». I soldi destinati dalla Regione al pagamento del personale, infatti, alleggeriscono il bilancio della Provincia provato dai pesanti tagli imposti da Roma.
«Il problema è che manca l’apporto del Governo» continua la presidente, «non si è ancora chiusa la partita delle scuole e delle strade». Tasto particolarmente dolente, vista la situazione di Veneto Strade alla quale la Provincia deve, per la gestione delle strade provinciali ed ex Anas, quasi 21 milioni di euro ma il saldo per ora si ferma a 13 strappati a fatica dai bilanci provinciali dopo le sforbiciate statali.
E la specificità? In alto mare: gli emendamenti che trattavano nello specifico il tema delle competenze bellunesi sono stati ritirati dall’ultimo consiglio regionale e la Provincia non ha ancora discusso con la Regione come affrontare il tema. Nebuloso anche il possibile trasferimento di personale dalla Regione alla Provincia per portare avanti specifiche competenze: si parla dei dipendenti di Genio Civile, Veneto Strade e Servizi Forestali. «Ne ho parlato con l’assessore Gianpaolo Bottacin ma al momento non c’è nessun accordo» commenta Larese Filon, «in ogni caso serviranno studi approfonditi, è ancora tutto da organizzare».
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