DIRETTA Emergenza neve: oltre un metro nei paesi, fino a 3 metri in quota

BELLUNO. La neve mette in ginocchio il Bellunese. Sopra gli ottocento metri da 24 ore nevica in modo copioso ma è soprattutto da ieri sera che il manto bianco ha iniziato ad alzarsi di molto: dai 60 centimetri ad un metro di neve ovunque, dal Cadore, all’Agordino, dalla conca ampezzana al Comelico, alla valle di Zoldo.
ore 20.45 Alta tensione riallacciata ma non si sa quando tornerà la luce
Nel corso del pomeriggio, alle ore 18 circa, la società Terna S.p.A. è riuscita a rialimentare le linee di alta tensione ripristinando il collegamento con la linea elettrica nazionale. Al momento, secondo quanto riferito dai tecnici Enel presenti in Centro Coordinamento Soccorsi, non è possibile stabilire con certezza la esatta tempistica della completa riattivazione della rete elettrica.
I passi dolomitici sono ancora chiusi mentre la SS51 di Alemagna, nel tratto Cortina d'Ampezzo- Tai di Cadore, è percorribile unicamente nella direzione nord – sud. L'Anas sta al momento lavorando per assicurare la completa riapertura della suddetta arteria stradale in entrambi i sensi di marcia nel più breve tempo possibile.
ore 20.00 In arrivo aiuti dal Trentino
Un contingente di 17 persone della Protezione Civile del Trentino sarà a Belluno per l'emergenza maltempo. I volontari già arrivati sono sette, altri dieci arriveranno domani mattina.
ore 18.30 Pullman intraversato a Venas
La statale Alemagna è ancora chiusa all'altezza di Venas a causa di un pullman di traverso sulla statale 51. Impossibile quindi percorrere la strada che porta a Cortina. Sul posto le forze dell'ordine lasciano passare solo i residenti. I vigili del fuoco sono al lavoro per rimuovere il mezzo.
ore 17.45 Chiusa di nuovo la statale Alemagna
Nuovamente chiusa la statale 51 Alemagna che collega Cortina con Belluno. L'interruzione è stata decisa da Anas e Veneto Strade all'altezza di Venas perché la neve è tornata ad occupare la sede stradale. Per il momento è consentita solo la discesa.
ore 17.30 Ancora problemi alla telefonia mobile
Ancora problemi per la telefonia mobile nelle zone in cui manca l'elettricità. Una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore sta accompagnando personale della Vodafone in località Fienile Tamber, a Lorenzago di Cadore, dove è saltato il ponte radio, per cercare di risolvere il problema.
ore 17.00 Massimo rischio valanghe, per la prima volta codice rosso
Sulle Dolomiti il rischio di valanghe è massimo, tanto che l'Agenzia regionale per l'ambiente del Veneto (Arpav) a decretato il "codice rosso", il più alto su una scala di cinque valori. Da quando è stato istituito il servizio di controllo dell'Arpav, nel 1994, è la prima volta che viene usato questo grado. Il pericolo riguarda dai mille metri fino alle quote massime oltre i tremila ed è causato dai notevoli accumuli di neve, dalle temperature che si sono innalzate e, a seconda dell'altitudine, dalla pioggia e nuova neve che sta cadendo. Sulle Dolomiti sono stati stimati accumuli di neve fino ai tre metri, anche a quote basse, facendo registrare dati che, dal punto di vista storico, rimandano per eccezionalità agli anni 1977 e '78. Alcune valanghe, definite 'storichè dagli esperti, si sono staccate già ieri ed altre oggi e il problema è che in alcuni casi, specie in vista del fine settimana, sarà difficile mettere in sicurezza il territorio non solo sul fronte di caduta valanghe sulle strade ma soprattutto per garantire l'agibilità degli impianti di risalita. Escluso per tutti di sciare fuori pista ma anche di incamminarsi con le ciaspe lungo i sentieri.
16.00 Riattivata la rete Vodafone ad Auronzo
Pochi minuti fa è stata riattivata al rete Vodafone ad Auronzo. I telefoni cellulari sono rimasti isolati per circa tre ore.
ore 15.45 Salta il ponte radio sul monte Zucco
La Stazione del Soccorso alpino di Pieve di Cadore sta accompagnando un tecnico della Vodafone sul monte Zucco, per attivare il gruppo elettrogeno del ponte radio saltato per il maltempo.
ore 15.00 Zaia: situazione indegna di un paese civile
«Sono in contatto con molti sindaci e mi hanno confermato che le utenze senza energia elettrica sono 31.000: un'altra pagina squallida e una situazione non degna di un Paese civile». Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha commentato così il nuovo blackout che ha colpito alcune zone della montagna veneta. «Da tre giorni avevamo mandato comunicati stampa, lettere e avvisi che annunciavano due-tre metri di neve, cosa che puntualmente si è verificata. Siamo di fronte ad un evento calamitoso da allarme rosso, una situazione quasi fotocopia di quella di Natale, anche se Cortina si è salvata perchè ha i generatori». Zaia ha detto di essere stato contattato dall'ad di Terna, Flavio Cattaneo, il quale gli ha assicurato che «manderà su tutti gli uomini possibili e immaginabili, anche se capisco i problemi della sicurezza dei lavoratori che mi ha evidenziato».
ore 13.45 La Prefettura: muoversi solo se necessario
Al momento non si registano né feriti né dispersi ma la situazione resta critica in tutta la provincia. La Prefettura invita a non muoversi verso le zone colpite dall'emergenza se non strettamente necessario. La viabilità rimane critica sulla statale 51 in direzione Cortina, dove il traffico non è consentito ai mezzi pesanti, e sulla regionale 203 Agordina per pericolo caduta alberi.
ore 13.00 Terna: tecnici al lavoro
Oltre 70 tecnici di Enel e 50 di Terna Rete Italia hanno operato per tutta la notte e altri 100 tecnici Enel sono in arrivo in mattinata per sistemare la rete elettrica danneggiata dal maltempo. Per le situazioni più critiche si stanno attivando gruppi elettrogeni. Enel Distribuzione, fa sapere la società, ha operato in anticipo allertando tutte le Unità Operative del Triveneto e facendo confluire gruppi elettrogeni e proprio personale sin da ieri. In questo modo e grazie a controalimentazioni di emergenza sulla rete di media tensione, sono state rialimentate in meno di un’ora quasi completamente le cabine Primarie di Forno di Zoldo e Zuel. Nonostante questo risultano al momento disalimentate la valle del Boite, alcune località nel Feltrino e nell’Agordino per un totale di circa 30.000 clienti. Purtroppo l’attività di ripristino è fortemente rallentata dalla difficile praticabilità delle vie di comunicazione e dal rischio valanghe.
ore 12.45 Valanga sulla strada dopo Soffranco
Una valanga si è staccata questa mattina dal versante sopra la strada che da Longarone porta in Valle di Zoldo, un chilometro circa dopo l'abitato di Soffranco, investendo la sede stradale per una quindicina di metri, e uno spessore di 4-5 metri, e riversandosi nella vallata del Maè. La superficie è stata bonificata da due unità cinofile della Finanza e le ruspe di Veneto Strade e dei vigili del fuoco stanno liberando la strada. Una squadra del Soccorso alpino di Longarone ha risalito il pendio per verificare la possibilità di altri distacchi. Al momento la viabilità non è bloccata.
ore 12.30 Luxottica senza corrente
Oggi la Luxottica di Agordo è chiusa a causa del black out e delle difficoltà nella viabilità. Sono rimasti a casa tutti gli operai dei turno delle otto. Lo rende noto l'ufficio risorse umane di Luxottica che fa sapere che a Cencenighe e Sedico non ci sono stati problemi e i turni di lavoro sono iniziati normalmente.
ore 12.15 Zaia: vergogna
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha fatto sapere di essere in contatto con la Protezione Civile e ha definito «una vergogna» quanto sta avvenendo dopo che da «tre giorni sono stati diramati comunicati di allerta maltempo per nevicate» previste tra i 2,5 e i 3 metri.
ore 12.00 Treni sospesi tra Ponte nelle Alpi e Calalzo
Treni sospesi fra Ponte nelle Alpi e Calalzo per alberi sulla sede ferroviaria a partire alle 5.20 di questa mattina sulla linea Padova-Calalzo. Sono partiti i bus sostitutivi tra Belluno e Calalzo. A comunicarlo Rfi che aggiunge: le difficoltose operazioni di sgombero della sede ferroviaria proseguiranno per l’intera giornata, si prevede di ripristinare la normale operatività sabato primo febbraio.
ore 11.00 Frane, caduta piante, gallerie chiuse: viabilità in tilt
In località Soffranco c'è stata una frana e Veneto Strade ha deciso di chiudere anche la strada provinciale 251 della Val di Zoldo e della Val Cellina al chilometro 111. La Galleria Madonna del Piave sulla provinciale 1 che serve la zona di Quero e Vas è stata chiusa per le forti venute d'acqua. Chiusa anche la regionale 48 delle Dolomiti tra Brenta e Cernadoi. Veneto Strade ha deciso di bloccare il traffico anche sulla provinciale 563 di Salesei, sulla 19 di Lamon per cinquecento metri intorno al chilometro 6, sulla 347 del passo Cereda e di Duran tra Cibiana e Venas di Cadore e sulla provinciale 30, la Panoramica del Comelico, tra Costa e Costalissoio e tra Costalissoio e Costalta.
SCUOLE CHIUSE. Già ieri molti comuni del Comelico, dell’Agordino e della valle di Zoldo hanno deciso di chiudere le scuole, per l’impossibilità di muoversi sulle strade con gli scuolabus e per il pericolo di valanghe. Questa mattina la decisione è stata presa anche a Cortina e altrove sarà gioco forza a causa dell’impossibilità di raggiungere le scuole.
VIABILITA’. L’aggiornamento di questa mattina di Veneto Strade è un bollettino di guerra: chiusa l’Agordina da Castei a Ponte Alto per caduta di piante, chiusa la strada che porta a Zoppè di Cadore, dalla località Bragarezza. Zoppè di Cadore è dunque isolata. Chiusa anche la strada provinciale di Digoman, chiusa la provinciale 3 Valle Imperina per caduta piante, chiusa la strada che dal Falzarego scende a Cortina fino a Pocol. Restano chiusi i passi Valparola, dal Falzarego fino al confine, il Valles per tutto il tratto di sette chilometri, la 48 delle Dolomiti dal Pordoi fino a località Brenta, il passo San Pellegrino, dal bivio del Valles fino al confine, il passo Giau, da Pocol per tutti i 18 km, il Fedaia da Sottoguda al confine con Trento, il passo Cereda da La Valle Agordina, il tratto da Fornesighe a passo Cibiana, il passo Campolongo fino ad Arabba, la strada della Valle del Mis per caduta piante, la Cadorna verso Cima Grappa, la strada della Val Visdende. Interrotta per neve la libea ferroviaria da Ponte nelle Alpi a Calalzo.
BLACK OUT. Arrivano segnalazioni di black out su tutta la parte alta della provincia, sarebbero già 30.000 le utenze senza luce. I black out sono iniziati nella notte e proseguono ora, la neve è molto pesante, si parla di caduta di linee e di piante sulle linee. Chiusa la Luxottica di Agordo, sia per i black out che per le interruzioni stradali.
PROTEZIONE CIVILE. E’ stato attivato il centro di protezione civile provinciale all’aeroporto dove sono concentrate tutte le forze dell’ordine e della protezione civile, coordinate dalla prefettura. Sono stati raddoppiati i turni di lavoro dei vigili del fuoco, chi doveva smontare ieri sera alle 20 ha continuato anche per tutta la notte.
VALANGHE. Sono iniziate a cadere le prime valanghe. Ieri sera è stata interrotta la 51 di Alemagna, da Fiames a Cimabanche per la caduta di due valanghe. L’Anas ha inviato sul posto il proprio personale. Posti di blocco sono stati attivati per bloccare le auto e far montare le catene già ieri pomeriggio alla galleria Macchietto ad Ospitale e oggi a ponte Mas sull’Agordina.
INTERVENTI. Molti gli interventi dei vigili del fuoco ieri e durante la notte, per soccorrere automobilisti in difficoltà, per recuperare automezzi e persone. Persone straniere sono state soccorse al passo Falzarego e portate al rifugio Col Gallina dove hanno passato la notte. Molti gli interventi anche per il recupero di piante cadute sulle strade.
Mandateci le vostre segnalazioni e foto del maltempo a belluno@corrierealpi.it
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