Disabile psichico indigente, ora è guerra tra comuni

Il tribunale di Belluno ad agosto dà ragione a Castelfranco e impone ad Alpago di pagare per l’anziano, ma l’ente locale presenta reclamo: giovedì il verdetto

ALPAGO. Sul costo di mantenimento di un disabile mentale in una struttura specializzata scoppia una guerra tra due Comuni. Da un lato l’amministrazione di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, dall’altro quella di Alpago. Nessuno dei due Comuni intende accollarsi le spese per il mantenimento di un uomo con disabilità psichica nella Piccola Comunità di Fontanelle, dove vive dal 2012.

Il contenzioso legale tra i due Comuni è giunto all’ennesima battuta e forse giovedì prossimo potrebbe concludersi nell’udienza fissata nel tribunale di Belluno. Il disabile di cui si discute è nato nel 1948 in Alpago. Soffre di una forma di disabilità mentale, è anziano e non riesce più a badare a se stesso. Castelfranco è il Comune in cui risulta aver avuto la sua ultima residenza. Dal 29 settembre 2005 al 13 febbraio 2008 è stato iscritto all’anagrafe del Comune di Castelfranco, da cui è stato cancellato per irreperibilità.

È “ricomparso” a Castelfranco nel 2012. È stato dirottato lì ai Servizi Sociali di Alpago. Prima è stato mandato in albergo, poi, nel marzo 2012, è stato condotto alla Piccola Comunità di Fontanelle, struttura specializzata dove adesso risiede.

Nel settembre 2012 la sua situazione è stata affidata dai Servizi Sociali di Alpago a un tutore legale, l’avvocato Mariangela Sommacal. È stata quest’ultima a richiedere al Comune di Alpago di accollarsi le spese per la retta di soggiorno del disabile. Ma il Comune di Alpago si è opposto con un ricorso, chiedendo che a sostenere le spese fosse Castelfranco. La cifra di cui si parla è importante: 40 mila euro di rette pregresse, oltre a quelle presenti e future. Il pronunciamento del tribunale di Belluno è arrivato il 30 agosto di quest’anno e ha dato ragione al Comune di Castelfranco, imponendo ad Alpago di sostenere le rette. Di fatto seguendo l’indirizzo attuale della giurisprudenza in materia, ovvero che a pagare sia il Comune di nascita del cittadino.

Il Comune di Alpago, tuttavia, non ha accettato la decisione, presentando un ulteriore “reclamo” il 27 settembre. L’udienza di discussione finale è fissata per giovedì prossimo e dovrebbe mettere la parola fine ad una guerra tra comuni che si protrae da troppo tempo. D’altro canto il costo del mantenimento delle persone disabili o dei minori nelle strutture pubbliche ricade spesso sulle amministrazioni comunali con le conseguenti difficoltà. (d.q.)

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