Disastro aereo: inchiesta della Procura
CISON DI VALMARINO. La Procura di Treviso ha disposto che venga effettuata una perizia sul velivolo che si è schiantato sul Monte Torresel, nel comune di Cison di Valmarino, a bordo del quale viaggiava il cinquantasettenne bellunese Bruno De Dea, morto nell’incidente. Il sostituto procuratore Francesca Torri disporrà anche l’autopsia sul corpo dell’uomo per stabilire se all’origine dell’incidente ci sia stato un malore o un guasto meccanico. L’inchiesta è dunque solo agli inizi ma l’intenzione è quella di fare definitivamente chiarezza su quanto è accaduto sopra le colline di Cison di Valmarino.
Intanto il Piper è stato rimosso. Gli uomini del Soccorso alpino delle Prealpi, su richiesta dei vigili del fuoco, sono intervenuti in aiuto alle operazioni di recupero del relitto dell'ultraleggero precipitato venerdì sul monte Torresel, a est del Passo San Boldo. Tre vigili e due soccorritori sono stati elitrasportati in quota a 1.100 metri di altitudine, mentre una squadra rimaneva a disposizione nel piazzale della caserma dei carabinieri di Cison di Valmarino.
Una volta sbarcati nelle vicinanze del luogo dell'impatto, dopo che l'area attorno al relitto era stata messa in sicurezza dai soccorritori, si è provveduto a raccogliere i resti del velivolo, depositati in reti e sacchi. Sul posto anche un tecnico dell'Aeronautica, che controllava la scena per cercare di stabilire con precisione la dinamica dell'incidente costato la vita al pilota De Dea. Concluso il recupero del materiale, l'elicottero ha quindi imbarcato il personale e portato a valle il relitto utilizzando un gancio baricentrico. I resti del velivolo, messi sotto sequestro, saranno portati in un deposito a disposizione della magistratura.
L’allarme era scattato venerdì in tarda serata: l'ultimo contatto risaliva alle 11.50 quando la cella telefonica di Tarzo avrebbe allacciato il cellulare del pilota, secondo le rilevazione dell'Aeronautica Militare. Nell'area delle Prealpi Trevigiane erano riprese le ricerche, con i 4 elicotteri di esercito, carabinieri, vigili del fuoco e Air Service Center, ditta privata convenzionata con il Soccorso alpino, che sorvolavano diverse zone assegnate, e una settantina di persone in perlustrazione a piedi e con i fuoristrada. Sul luogo dell’impatto sono arrivati i soccorritori delle Stazioni di Prealpi Trevigiane, Pedemontana del Grappa, Belluno, Feltre, Alpago e Longarone, gruppi locali di Protezione civile, vigili del fuoco e carabinieri.
Giorgio Barbieri
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