Disastro Val di Stava, nessuno dimentica

LONGARONE. Rinnovato anche quest’anno l’omaggio di Longarone alla comunità trentina di Tesero, con la partecipazione alle commemorazioni del disastro della Val di Stava avvenuto il 19 luglio 1985. La...

LONGARONE. Rinnovato anche quest’anno l’omaggio di Longarone alla comunità trentina di Tesero, con la partecipazione alle commemorazioni del disastro della Val di Stava avvenuto il 19 luglio 1985.

La delegazione del Comune di Longarone quest’anno è stata guidata dal vice sindaco Sonia Salvador con l’assessore Piera De Biasi e il consigliere Manuel Bratti. Inoltre, come sempre, c'erano i gruppi Alpini di Longarone e Castellavazzo, da tempo uniti in una forte collaborazione con i loro omologhi di Tesero. Presente anche Renato Migotti, presidente dell’associazione “Vajont, il futuro della memoria”. Tra le autorità trentine il sindaco di Tesero, Elena Ceschini, e il presidente della Fondazione Val di Stava Graziano Lucchi.

È stata l’occasione per ricordare il tragico evento del crollo dei bacini di decantazione della miniera del monte Prestavel che, riversandosi sulla valle sottostante, ha causato 268 vittime. Forte quindi la connessione con il Vajont, altro disastro causato dall'uomo per il profitto e contro la natura, che ha portato sin da subito un solido legame tra i due paesi, sfociato in un patto di amicizia sottoscritto nel 2011. Dopo la messa in cimitero e la deposizione della corona al momento costruito diversi anni fa dalle popolazioni del Vajont, quest'anno sono terminati i lavori di sistemazione del cimitero. «Per la prima volta», spiega il vice sindaco Salvador, «l’amministrazione è stata presente con membri provenienti dal vecchio Comune di Castellavazzo. Per noi è stata l’occasione per rinsaldare il legame tra le comunità. Abbiamo apprezzato l’accoglienza e le attività della Fondazione Stava che si sta impegnando nel campo dell’educazione ambientale e della ricerca universitaria e non solo». (e.d.c.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi