Discount Dico a rischio chiusura oggi c’è il presidio

FELTRE. Presidio sindacale questa mattina davanti al discount Dico di Feltre. A organizzarlo è la Filcams Cgil in contemporanea con lo sciopero indetto a livello nazionale del GruppoTuo, in cui...
FELTRE. Presidio sindacale questa mattina davanti al discount Dico di Feltre. A organizzarlo è la Filcams Cgil in contemporanea con lo sciopero indetto a livello nazionale del GruppoTuo, in cui rientra l’esercizio feltrino. Troppa l’incertezza e la precarietà in cui vivono i dipendenti. Dipendenti che sono meno di una decina nel Bellunese, quasi 200 in Veneto (per 27 negozi) e 4 mila in tutta Italia.


«L’attività è di fatto paralizzata, vista la mancata fornitura di merci», precisa Giovanni Cescato della Filcams. «Qualche anno fa la Dico è stata acquistata dal GruppoTuo del cavalier Faranda, che ha deciso di rilanciare questo marchio chiudendo metà degli esercizi in Veneto e uno su due in questa provincia, prevedendo di vendere anche alcuni negozi. Ma così non è stato e ora la situazione precaria di molti esercizi sta rischiando di trascinare a fondo anche quelli che prima se la cavavano bene».


Più di due mesi fa i sindacati hanno chiesto un incontro con la proprietà che ha annunciato l’intenzione di realizzare un piano di rilancio, piano che non è mai arrivato. E ora la situazione inizia a farsi molto grave. «Qualche giorno fa c’è stato un incontro di chiarimento, durante il quale la proprietà ha manifestato la volontà di garantire la continuità dell’attività», dice Cescato, «la proprietà ha evidenziato la possibilità di addivenire a un concordato o, in caso contrario, di poter garantire la continuità dei rapporti di lavoro, anche attraverso una vendita a pezzi della rete vendita. Implicitamente, questo scenario potrebbe portare la logistica e i servizi centrali a essere superflui, con forti conseguenze occupazionali. Anche le rassicurazioni aziendali sulla possibilità di ripresa della fornitura delle merci ai punti vendita a partire dal 17 luglio appare poco concreta». I sindacati chiedono la convocazione di un tavolo per la gestione della crisi aziendale al ministero dello Sviluppo economico.
(pda)


Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi