Disfano la stanza e fuggono senza pagare
Alpago. Due russi hanno aggredito la proprietaria della Locanda Il Calice e sono scappati dopo aver creato confusione
ALPAGO. La camera lasciata sottosopra. Il conto non pagato. La titolare malmenata. Non è la trama di un film, ma quello che è successo mercoledì sera alla Locanda Il Calice, a Farra d’Alpago. Due uomini russi, sulla trentina, si sono presentati alla reception chiedendo una stanza. Erano accompagnati da un’interprete, una donna di origini bielorusse ma residente in Lombardia. Prima si sono lamentati per il servizio, poi hanno creato una certa confusione, infine sono scappati, non senza tirare un calcio a Gioia Nalesso, che con il marito Dario Frigo gestisce da un anno e mezzo la Locanda. Sono proprio i coniugi a raccontare l’accaduto, sul quale stanno indagando i carabinieri.
«Due uomini russi (così dice il loro passaporto) sono arrivati nel nostro locale verso le 19, chiedendo se avevamo disponibilità di una stanza per la notte», spiegano. «Prima si sono informati sul prezzo, poi hanno iniziato a lamentarsi che non abbiamo l’ascensore e che la stanza non andava bene». I due alla fine accettano una delle camere offerte loro, mentre il proprietario della Locanda registra la loro presenza come richiede la legge.
Passa un’ora e gli ospiti chiamano i gestori. «Si sono lamentati che la camera era sporca, che c’erano dei peli sulle lenzuola. Ma ci teniamo molto alla pulizia, al servizio che diamo ai clienti. Avevano già usato loro il letto», continua Dario Frigo. «Abbiamo chiamato la cameriera, che ha cambiato le lenzuola, ma i due ospiti hanno iniziato ad alzare la voce e li abbiamo invitati ad allontanarsi dal nostro locale. Non volevamo passassero da noi la notte».
A questo punto la situazione precipita. Sono le 20.30 circa, uno dei due uomini prende l’auto, carica le valigie e fa manovra pronto ad andarsene, senza pagare nulla, l’altro sale in macchina con l’interprete. «Sono uscito e ho detto loro “Potevate almeno ringraziare per aver usato la doccia”», continua Frigo. «Uno dei due uomini è sceso dall’auto e ha malmenato mia moglie».
Gioia Nalesso afferma di essere stata allontanata con uno spintone e di aver ricevuto un calcio all’inguine. «Quando abbiamo detto che avremmo chiamato i carabinieri sono fuggiti», racconta. «Avevamo dei clienti che stavano cenando in terrazza, hanno preso la targa della macchina. Domani (oggi,
ndr
) andremo a sporgere denuncia al comando dei carabinieri. Hanno distrutto la stanza».
I militari sono arrivati alla Locanda Il Calice attorno alle 21 (la chiamata fatta dai gestori è delle 20.50). Hanno raccolto le testimonianze e si sono messi a cercare i due russi. «Io intanto ho chiamato tutti gli alberghi della zona, avvisando della presenza di queste persone», continua Gioia Nalesso. Nel tono di voce si avverte ancora l’agitazione per quello che è capitato alla sua famiglia. «Abbiamo due figli, uno era con noi al momento in cui è successo tutto», conclude. «Era terrorizzato. E come lui una delle cameriere, si è chiusa in cucina per la paura».
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