Divieti e permessi sul Nevegal: per gli scialpinisti è vietato sgarrare

Un tabellone alla partenza della seggiovia detta le norme e indica le diverse tracce percorribili nel comprensorio

BELLUNO. All’inizio dell’anno il Comune aveva emanato una nuova ordinanza che regolamenta la sicurezza delle piste da sci in seguito alla diversa perimetrazione del demanio sciabile dell’Alpe, apportando anche delle novità per gli scialpinisti. E da qualche giorno questi ultimi hanno a disposizione un tabellone che contiene tutte le “istruzioni per l’uso”. Il cartello, realizzato e installato dall’Associazione sportiva Nevegallika in collaborazione con il Comune di Belluno e l’Alpe del Nevegal, è posto alla partenza della seggiovia e indica le diverse tracce percorribili in tutto il comprensorio, riportando anche le norme di comportamento fuori pista e i divieti. Regole che sono state fissate nella nuova ordinanza di Palazzo Rosso, presa in accordo con l’Alpe del Nevegal, che sostituisce integralmente quella del 2010. E adesso non si potrà più “sgarrare”, visto che c’è tanto di tabellone a ricordare le norme da rispettare.

«Finalmente siamo riusciti a realizzare un sogno», sottolinea il presidente di Nevegallika, Giampaolo Garaboni. «Da sempre proponiamo lo scialpinismo visto in chiave “skialp”, ovvero una dimensione molto più semplice e che possa utilizzare piste esistenti, per agevolare principianti, neofiti e per promuovere anche uno sport di grandissimo livello agonistico. Non dimentichiamo che qui in Nevegal si sono disputati anche prove di Coppa del Mondo e campionati europei. Finalmente, con l’aiuto del Comune e l’accordo dell’Alpe, abbiamo installato questo che è un vero e proprio “manifesto dello skialper”, con tutte le piste, i tracciati e le regole da rispettare».

«Dietro l’installazione di questo cartellone c’è una grande collaborazione tra pubblico e privato», mette in risalto l’assessore allo sport, Marco Bogo. «Innanzitutto, abbiamo messo insieme le forze per creare questo cartello; il Comune non solo ha modificato un’ordinanza precedente per “liberare” la vecchia pista Faverghera per la pratica dello scialpinismo, ma ha voluto anche ribadire alcune regole che permettono di rispettare il lavoro di tutti, come ad esempio il divieto di utilizzare le piste in notturna, per non rovinare il gran lavoro che stanno facendo gli operatori per permettere agli sciatori “tradizionali” di trovare all’indomani delle piste perfette».

L’Alpe del Nevegal guarda con favore a tutte le discipline e attività che sviluppano il turismo e le presenze sul Colle. «Per quanto riguarda lo scialpinismo, auspichiamo che le indicazioni esposte e comunicate consentano di praticare l’attività in sicurezza, nel rispetto delle regole e del lavoro che svolgiamo tutti i giorni a servizio dei turisti e di tutti gli sciatori», fa presente Piero Casagrande, amministratore delegato dell’Alpe del Nevegal.

Con la nuova ordinanza le tre vecchie Faverghere non sono più inserite tra le piste per lo sci da discesa, così come le creste e tutta la parte a ovest del Toront. In tutte queste zone, quindi, gli scialpinisti (ma anche chi va con le ciaspe o a piedi) potranno fare fuori pista senza limitazioni di orario e l’accesso è totalmente libero.

Un’altra novità riguarda il rischio valanghe, che in Nevegal è minimo, ma vengono comunque date alcune indicazioni precauzionali, come la necessità di avere con sé pala e Arva. Gli scialpinisti possono scendere lungo le piste solo se dotati di laccio e mai durante l’orario di chiusura.

Le sanzioni per i trasgressori rimangono comprese tra 25 e 150 euro, oltre al ritiro dello skipass giornaliero.

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