Divieto di dimora dopo il raptus

Scarcerato ieri il giovane tedesco protagonista della violenta aggressione alla sagra di Sedico
SEDICO. Addio, Belluno. Il 27enne tedesco S.P.M. - protagonista nella notte tra venerdì e sabato di un’aggressione alla Sagra dei Per di Sedico - se ne va dalla provincia accompagnato dalle accuse di lesioni aggravate, aggressione e resistenza a pubblico ufficiale e con un divieto di dimora in tasca.


Si è conclusa ieri, con la sua scarcerazione dal carcere di Baldenich e il viaggio verso il Brennero, la notte brava del giovane alla Sagra dei Per. Ore particolarmente concitate che l’hanno visto protagonista di un’aggressione di cui lui stesso non si capacita. Di fronte al giudice Vincenzo Sgubbi il tedesco ha spiegato di non ricordare nulla di quella mattina, quando dopo un’allegra serata di vacanza in compagnia di amici si è risvegliato negli spazi della sagra in preda ad un raptus. Secondo le accuse l’uomo se la sarebbe presa con gli arredi ma soprattutto con gli anziani incaricati di dare una pulita agli stand. Ne avrebbe colpiti diversi con calci e pugni.


Anche i carabinieri di Feltre, arrivati sul posto intorno alle 6 di mattina, sarebbero stati accolti con uno stato d’animo simile e non è stato facile neutralizzare l’uomo. Due i carabinieri finiti al pronto soccorso al termine di quella lunga mattina: un militare ne è uscito con una prognosi di 20 giorni mentre alla sua collega ne sono stati dati 7. Di tutto quel trambusto il giovane tedesco non si capacita. Aveva bevuto, lo conferma, ma non tanto da perdere il controllo. Sospetta che qualcuno possa avergli messo sostanze stupefacenti nella birra e ha chiesto di essere sottoposto agli esami del sangue.


Parole che il 27enne ha pronunciato in tedesco e che sono state tradotte da un interprete. Il giudice ha convalidato l’arresto disposto sabato mattina e gli ha imposto il divieto di dimora in provincia di Belluno, come richiesto dal pubblico ministero Marco Faion. Il giovane, difeso dall’avvocato Marco Ghedina, è stato scarcerato con l’obbligo di lasciare il Bellunese.


Valentina Voi


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