Divieto di dimora in città per il raggiro al disabile

Un 24enne ha approfittato della vulnerabilità del giovane per farsi dare 55 euro poi ha scambiato il suo vecchio telefono Nokia con lo smartphone del bellunese

BELLUNO. Ha fatto leva sulla sua vulnerabilità, facendosi consegnare denaro contante e il cellulare, uno smartphone di ultima generazione. La vittima è un bellunese poco più che trentenne, con una disabilità psichica, che il 13 dicembre dell’anno scorso è stato fermato in piazza dei Martiri da due persone. Una delle due, in particolare, è riuscita ad approfittare della vulnerabilità del ragazzo, facendosi consegnare complessivamente 55 euro e un telefono cellulare di ultima generazione, scambiato con un vecchio Nokia.

Dalla denuncia della madre del ragazzo è partita un’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Roberta Gallego e condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Belluno diretta da Vincenzo Zonno, che ha portato a identificare l’autore del raggiro: si tratta di un ragazzo del 1994, di Torino, al quale il gip Elisabetta Scolozzi ha notificato un provvedimento di divieto di dimora a Belluno. È accusato di tentata e consumata circonvenzione di incapace.

I fatti risalgono al 13 dicembre dello scorso anno. Il bellunese si trovava in piazza dei Martiri quando è stato avvicinato da due persone. La scusa era quella di vendergli immagini sacre. Per due cartoline le due persone si sono fatte consegnare cinque euro. È stato in quel momento che una delle due si è accorta della disabilità del giovane. Il 24enne di Torino ha aspettato che il bellunese uscisse da un negozio e gli ha chiesto altri 10 euro, riuscendo a ottenerli. Poi lo ha accompagnato ad un bancomat e gli ha fatto prelevare venti euro. In seguito lo ha portato ad un altro sportello, per un nuovo prelievo, ma l’operazione non è andata a buon fine. A quel punto il trentenne è stato portato all’ufficio postale per prelevare altri venti euro. Complessivamente il torinese si è fatto consegnare 55 euro. E ha concluso il raggiro scambiando il proprio cellulare, un vecchio Nokia, con lo smartphone del bellunese.

Sulla base della denuncia fatta dalla madre del ragazzo disabile sono scattate le indagini, coordinate dalla Procura di Belluno. I poliziotti hanno analizzato le immagini delle telecamere di videosorveglianza della banca e delle Poste, hanno sentito alcuni testimoni e sono risaliti all’identità della persona che ha circuito il bellunese. S.A., 24enne già noto alle forze dell’ordine, è stato rintracciato due giorni fa dalla Polfer di Vercelli, su un treno. Non potrà fare ritorno a Belluno, fino al processo. È accusato di tentata (per il prelievo non riuscito al secondo bancomat) e riuscita circonvenzione di incapace.

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