Docenti costretti a fare il “doppio turno”

In diverse scuole dell’infanzia non sono arrivati i supplenti: le maestre si sono trovate in difficoltà

BELLUNO. Costrette a tenere per l’intera giornata anche fino a 33 bambini perché il dirigente scolastico non manda il supplente.

È successo in questi mesi in diverse scuole dell’infanzia della provincia di Belluno suscitando non solo il malcontento delle insegnanti, che si sono viste aumentare i turni di presenza nel presidio di diverse ore, ma anche degli esponenti sindacali di Snal, Cisl e Cgil che annunciano l’intenzione di scrivere, nei prossimi giorni, direttamente a tutti i dirigenti degli istituti comprensivi bellunesi e anche alla responsabile dell’Ufficio scolastico territoriale perchè queste situazioni non si verifichino più.

«Abbiamo avuto diverse segnalazioni da parte delle scuole dell’infanzia», spiega Milena De Carlo, segretaria dello Snals provinciale a nome anche dei colleghi di Cgil e Cisl, «dove le insegnanti sono costrette a lavorare su tutti e due i turni (mattino e pomeriggio) perché le colleghe malate non vengono sostituite con supplenti. La legge di stabilità», prosegue De Carlo, «prevede che non si possa chiamare il sostituto soltanto per il primo giorno di assenza dei docenti, e una nota di fine settembre 2015 precisa che alla fine spetta al dirigente scolastico la valutazione della sicurezza».

Di fronte a queste tematiche, «tenere una classe di ben 33 bambini piccoli dell’asilo, magari anche con problemi fisici o di ritardo psichico, dalla mattina fino al tardo pomeriggio e per sette giorni, perlopiù, non è sostenibile. Sappiamo», prosegue la sindacalista, «che diverse insegnanti, costrette a fare il doppio turno, hanno dovuto chiamare una baby sitter per farsi tenere i figli a casa, perché loro non potevano andarli a prendere a scuola. Insomma, si sono create spesso delle situazioni davvero pesanti, che hanno messo in crisi anche la vita familiare dei docenti interessati».

I sindacalisti evidenziano che «non si può far lavorare qualcuno per tutte quelle ore, anche perché compito del dirigente scolastico è anche quello di tutelare la salute dei suoi lavoratori. La questione è che dalle segreterie fanno sapere che non si trovano supplenti. Ma allora, ci chiediamo, cosa ci sta a fare l’organico potenziato? Questo personale può essere utilizzato anche per queste supplenze, fino a un tot di giorni; uno delle scuole primarie può andare a dare una mano all’infanzia, come uno dalle medie può andare alla primaria, visto che si tratta di un’unico istituto comprensivo. E allora si utilizzino questi docenti, se non si trovano i supplenti».

Paola Dall’Anese

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