Dolomiti, è pericolo valanghe per i pendii più esposti al sole
BELLUNO Massima attenzione, anche nei prossimi giorni. In virtù dell’innalzamento delle temperature, il Centro Funzionale Decentrato della Regione ha decretato la fase operativa di attenzione nelle aree montane del Veneto per rischio valanghe a partire dalle 12 di ieri.
Il meteo primaverile di questi ultimi giorni e quello previsto per i prossimi, caratterizzato dal sensibile rialzo termico diurno, comporterà un indebolimento del manto nevoso, in particolar modo lungo i pendii ripidi meridionali sotto i 2400/2600. Questa situazione di instabilità è accentuata a partire dalle ore più calde della giornata, nelle quali vengono favoriti i distacchi di valanghe di neve bagnata e da slittamento di fondo.
Su Dolomiti e Pre-Alpi il grado di pericolo è in generale “Moderato” (grado 2) al mattino ma, a causa del riscaldamento del sole, aumenta rapidamente diventando “Marcato” (grado 3). In questa situazione, l’attività valanghiva potrà coinvolgere temporaneamente singole aree abitate più esposte, ma in alcuni casi non si esclude che le valanghe possano raggiungere il fondovalle. Il rischio e lo stato di attenzione trovano riscontro nelle previsioni del tempo dei prossimi giorni, visto che il meteo indica ancora bel tempo e temperature miti anche in quota, soprattutto durante le ore diurne.
«Questo tipo di allerta è un messaggio informativo», precisa Renato Zasso, previsore valanghe dell’Arpav, «che viene fatto ogni volta che possono essere interessate delle aree antropizzate». In merito ai comportamenti da parte del cittadino, «l’importante è informarsi. Uno strumento fondamentale è il bollettino valanghe emesso da Arpav. Chi si appresta a fare la gita deve essere organizzato; quando si fa qualcosa di più impegnativo bisogna avere una preparazione adeguata, oppure ci si fa accompagnare da professionisti come le guide alpine».
Il previsore indica le zone di maggior pericolo: «Abbiamo condizioni primaverili in particolare sui pendii al sole, mentre su quelli all’ombra la neve è ancora invernale. I primi sono quelli rivolti ad est al mattino, al sud a mezzogiorno e a ovest al pomeriggio».
Da metà mattina iniziano i pericoli: «Dalle 10 alle 12 il manto nevoso inizia a essere caldo sui versanti a est dove il sole “batte” al mattino, poi man mano si riscaldano quelli a sud e a ovest. I momenti più caldi sono quelli dalle 10 alle 14, ma c’è anche il riscaldamento per conduzione e non a caso abbiamo distacchi anche la notte». —
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