Dolomiti: giro di vite per le gare ciclistiche sui passi

Serve un calendario completo e autorizzazioni in tempi precisi. Gli organizzatori devono arrangiarsi per il rispetto della viabilità
Una spettacolare granfondo sui passi
Una spettacolare granfondo sui passi
BELLUNO.
Regole certe per mettere ordine alle competizioni ciclistiche sui passi. Sono circa settanta le gare di biciclette organizzate ogni anno in provincia: una grande passione che si trasforma in estremo disagio per gli automobilisti e per i gestori delle attività economiche presenti lungo i passi Dolomitici. Dopo tante proteste l'ente Provincia ha deciso di intervenire con un regolamento che fissa principi anche a vantaggio del territorio.  Il regolamento è stato approvato ieri dal consiglio provinciale e integra, con maggior rigore e severità, il decalogo esistente in passato. Il testo è stato studiato insieme ai Comuni coinvolti, quasi tutti dell'agordino, la Prefettura, Dolomiti Turismo e i respondabili dell'organizzazione delle gare. Alle Province di Trento e Bolzano sono state mandate informative, perché spesso le competizioni partono oltre confine.  «Ci sono voluti otto mesi di riunioni e commissioni», spiega l'assessore provinciale alla viabilità Ivano Faoro, «ma le gare andavano disciplinate dopo la levata di scudi dei gestori dei rifugi». Ad ogni competizione, infatti, le strade vengono chiuse per ore, a volte per intere giornate, ma gli eventi sono diventati troppo numerosi.  La prima regola impone agli organizzatori di trasmettere alla Provincia un calendario completo delle gare in programma all'inizio dell'anno. Ci sono poi dei tempi ben precisi per inoltrare le domande di autorizzazione, una serie di moduli da compilare e corpose documentazioni da allegare.  Chi organizza gare con oltre 200 iscritti avrà l'obbligo di valorizzare il territorio attraversato con azioni di promozione turistica tra gli atleti e gli spettatori, ovviamente a proprie spese. Sempre a carico degli organizzatori è anche la pulizia delle strade e dei terreni circostanti a fine gara.  Inoltre non sarà più possibile impiegare il personale della Provincia per fare viabilità: l'organizzazione deve arrangiarsi e ci sono tempi di chiusura delle strade molto ristretti.  E' previsto anche che le gare non vengano autorizzate dall'ente. (i.a.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi