“Dolomiti senza confini”: il sogno diventa una realtà
PASSO MONTE CROCE. Due anni di lavoro inseguendo un sogno che, oggi, diventa finalmente realtà.
Il progetto “Dolomiti senza confini” velato ad una ricca platea di ospiti vip che si sono ritrovati a Monte Croce Comelico.
Presenti tra gli altri, il presidente dell’assemblea parlamentare della Nato, Paolo Alli; Herbert Dofrmann in rappresentanza del parlamento europeo; il presidente nazionale del Cai Vincenzo Torti; il presidente del club alpino internazionale Roberto De Martin; i sindaci di Sesto Pusteria, Comelico Superiore e Kartitsch, oltre al presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin.
Al loro fianco i tre testimonial d’eccezione che si sono prestati ad inaugurare fisicamente il cippo che, di fatto, rappresenterà il punto di incontro di tre territori un tempo luoghi di guerra divenuti oggi di pace ed amicizia grazie ad una rete di vie ferrate concatenate l’una all’altra per oltre cento chilometri: Reinhold Messner, Fausto De Stefani e Hans Wenzl.
I tre alpinisti all’alba si sono messi in cammino per raggiungere il punto esatto di incontro dei territori italiano (comuni di Belluno e Bolzano) ed austriaco.
Una simbolica “t”, individuata sulla cresta dei Frugnoni, a 2500 metri d’altezza, dove è stata già sistemata l’opera artistica realizzata dal bellunese Mauro Lampo e che, per una pura ma estremamente suggestiva coincidenza, si trova a ridosso di una piccola grotta di guerra probabilmente di matrice austriaca.
La scoperta della grotta è stata fatta dallo stesso Lampo, da Bepi Monti, che è uno dei promotori del progetto “Dolomiti senza confini”, e dalla guida alpina Robert Schmiedhofer solo nelle scorse ore, quando si sono recati sul posto per fissare al suolo il cippo simbolo del progetto.
«Avevamo individuato tre posti dove poter fissare il cippo ma, una volta giunti in quello prescelto, ci siamo ritrovati sotto i piedi una grotta della prima guerra mondiale», racconta Monti, «una testimonianza concreta di come cambiano i tempi. Cento anni fa in quel posto si combatteva una guerra tra popoli vicini di casa, oggi gli stessi si ritrovano insieme a festeggiare un progetto che evoca pace ed amicizia».
Ruolo centrale nell’opera di realizzazione del progetto “Dolomiti senza confini” è svolto da Dolomiti Live, il cui presidente è il cadorino Flaminio Da Deppo: Dolomiti Live è un programma transfrontaliero che copre l’area dell’Alto Bellunese, della Pusteria e dell’Osttirol nell’ambito dell’Interreg Italia-Austria e finanzia progetti piccoli e medi che nascono dalle esigenze dei tre territori coinvolti.
Leader partner di “Dolomiti senza confini” sono invece la Provincia di Belluno insieme all’associazione turistica di Sesto e all’Alpenverein austriaca.
Partner di strategia, fondamentali nelle fasi di elaborazione e presentazione del progetto, sono il Gal Alto Bellunese, RMO e la comunità comprensoriale della val Pusteria.
Nel pomeriggio di oggi, infine, sempre sul passo di Monte Croce Comelico, una grande festa, denominata “Dolomites Unesco fest”, con la musica della banda di Sappada, del gruppo Nice Price dell’Alto Adige, dei Narli di Comelico Superiore e dei Legar di Casamazzagno.
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