Dolomitibus, cambio alla direzione: esce Da Rolt

Intanto martedì i nuovi soci incontreranno per la prima volta i sindacati ora resta da capire come e quando si farà la gara per il trasporto pubblico
Belluno, 30 novembre 2007. interviste nel piazzale della dolomitibus sull'incidente che ha visto schiacciata una ragazza da un autobusIn migliaia salgono sui pullman in stazione Ragazzi sui mezzi di Dolomitibus. In alto Paolo Gamba
Belluno, 30 novembre 2007. interviste nel piazzale della dolomitibus sull'incidente che ha visto schiacciata una ragazza da un autobusIn migliaia salgono sui pullman in stazione Ragazzi sui mezzi di Dolomitibus. In alto Paolo Gamba

BELLUNO. Martedì l’incontro con i sindacati (ancora non si sa se ci saranno le Rsu ad oggi non formalmente invitate), poi entro la fine del mese il saluto al direttore Da Rolt. E sullo sfondo resta la difficoltà di rapportarsi con un ente in via di trasformazione cioè la Provincia, e quindi capire quale sia la strada da intraprendere.

Sono questi alcuni dei problemi con cui dovranno fare i conti i nuovi soci di Dolomitibus che in questi giorni, a quasi venti di distanza dalla loro entrata nella società di trasporto pubblico, hanno già iniziato a muovere i primi passi.

«Martedì incontreremo i sindacati confederali e anche quelli di categoria», precisa Massimo Fiorese, uno dei tre soci, che prosegue: «Si tratta del primo incontro ufficiale dal nostro insediamento. In quell’occasione vorremo cercare di rassicurarli che non ci saranno dimissioni nè licenziamenti e che non abbiamo alcuna idea bellicosa sull’integrativo di secondo livello». Quello però che vogliono conoscere le organizzazioni sindacali è «il piano industriale, il piano di investimenti e soprattutto il futuro del trasporto pubblico locale, ben sapendo che ci sono delle partite grosse in ballo, sia la gara per l’affidamento del Tpl sia di quello ferroviario, e che sul piatto ci sono alcune ipotesi», spiega Alessandra Fontana, segretaria della Filt Cgil che aggiunge: «Vogliamo anche capire come la società intende organizzare il lavoro. Siamo consapevoli che stiamo attraversando un momento particolare per gli enti locali, con la trasformazione della Provincia, ed è per questo che prossimamente chiederemo un incontro anche con il sindaco di Belluno, in qualità di comune capofila per il nuovo ente di secondo livello».

Intanto a palazzo Piloni, i subcommissari sono decaduti il giorno stesso delle pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge Delrio, qualche giorno fa, mentre per quanto riguarda il commissario prefettizio il suo compito si esaurirà nel momento in cui verrà nominata la nuova giunta, anche se per lui inizia ora una nuova fase senza alcun compenso. Una fase sicuramente non semplice da gestire.

«La legge Delrio mantiene in capo alla Provincia la pianificazione del Tpl, mentre il trasporto privato dovrà essere gestito con la Regione», precisa Luca Soppelsa, dirigente provinciale del settore, che sgombra poi anche il campo su eventuali ipotesi di una gara integrata, cioè gomma e rotaia. «Su questo la Regione si è già esposta cassando quell’emendamento che lo chiedeva, per cui le ipotesi che si prospettano sono altre, tra cui una gara a doppio oggetto e alcune che stiamo analizzando. Resta però fermo il fatto che entro la fine dell’anno il servizio dovrà essere appaltato, dopo una gara europea».

I tempi sono stretti, quindi. Ed è proprio su questo ultimo punto che resta qualche dubbio ai nuovi soci di Dolomitibus. «E poi che fine hanno fatto gli enti di governo che dovevano gestire la partita?», si chiede Fiorese. «Entro giugno saranno costituiti», precisa Soppelsa. Si fa avanti, intanto, il primo cambio di poltrona a Dolomitibus: il direttore Pietro Da Rolt dovrebbe lasciare “in modo consensuale” il suo posto entro la fine del mese. (p.d.a.)

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