Dolomitibus, corse tagliate da settembre

BELLUNO. Tagli per il trasporto pubblico locale extraurbano. Con l’arrivo dell’autunno, infatti, Dolomitibus, insieme con la Provincia di Belluno, sta lavorando al nuovo orario di servizio.

Quest’anno la parola d’ordine è ridurre i chilometri di percorrenza, anche perché la Provincia di Belluno, nel suo bilancio 2015, non prevede adeguate risorse proprie per coprire eventuali servizi aggiuntivi.

Nei mesi scorsi, infatti, l’ente provinciale e la società di trasporto hanno deciso di rivedere le corse anche in considerazione dell’effettiva utilizzazione del servizio. E da quanto è emerso sarebbero molte le linee che subiranno una sforbiciata, visti i pochi utenti.

«La Regione ci assegna un certo numero di chilometri ogni anno», precisa il sindaco di Longarone, Roberto Padrin in qualità di assessore provinciale alla mobilità, «nella prima metà dell’anno ne abbiamo utilizzati molti di più, ora siamo costretti a rientrare nei termini previsti. Per cui abbiamo deciso, insieme con Dolomitibus, di rivedere le corse tagliando dove è possibile, mantenendo, però, sempre il servizio nelle aree più disagiate, anche se con pochi utenti».

Così nei giorni scorsi, la presidente Daniela Larese Filon ha emanato un atto in cui accoglie il piano di rientro delle percorrenze, in vista dell’entrata in vigore dell’orario inverno dal 16 settembre prossimo. Le linee tagliate interessano le frazioni più piccole di alcuni comuni, come Lamon, Longarone, Cesiomaggiore.

Un ragionamento a parte sarà fatto per la linea Lamon-Acc Wanbao di Mel: tutte le corse saranno mantenute in via sperimentale fino a dicembre, insieme con una nuova bigliettazione (prende 6 paghi 5). Al termine, Palazzo Piloni con Dolomitibus deciderà se mantenere o meno le corse serali.

«Questi tagli sono frutto di una necessità di razionalizzare il trasporto pubblico locale, facendo funzionare la macchina in maniera adeguata e coprendo i servizi realmente utilizzati», prosegue Padrin.

Tra gli interventi ce n’è uno che interessa anche lo stesso comune di Longarone. «All’interno della linea 42/44 sarà tagliata, dal primo ottobre prossimo, la corsa Prade-Castion-Villanova zona industriale delle 6.57 e il transito serale a Castion delle 17.30», spiega il primo cittadino longaronese. «Finora, infatti, questa linea prevede una deviazione a Castion per portare a casa una manciata di utenti. Questo però crea dei disagi a tutti gli altri passeggeri che si vedono per questo motivo allungare il tragitto di una ventina di minuti. A questo punto», evidenzia Padrin, «con la società di trasporto locale e le rsu, abbiamo concordato che da ottobre le persone dirette a Castion dovranno scendere a Belluno, precisamente a Borgo Piave al distributore Agip, dove prenderanno la linea J gialla del servizio urbano per giungere alla frazione. Mentre gli altri andranno direttamente a destinazione senza alcun allungamento di percorso».

Questa soluzione deve essere ancora perfezionata perchè «chi scende a Belluno avrà un costo maggiore del biglietto, dovendo acquistare anche quello urbano. Dobbiamo, quindi, pensare a una formula per non andare a gravare maggiormente su questi utenti», conclude Padrin.

Infine, palazzo Piloni modificherà gli orari invernali delle linee 3 e 72 garantendo la coincidenza delle corse Dolomitibus con quelle della Sad a Corvara e omettendo il transito alla ditta Avoscan; e della linea 36 per migliorare le coincidenze tra le corse.

Inoltre è confermata la riorganizzazione del servizio di linea 35 con il trasbordo alla fermata di Lozzo centro, anziché alla fermata Ponte Nuovo in direzione Calalzo.