Dolomitibus vola: società risanata, con utili oltre il milione e boom di passeggeri

Aumentano studenti e turisti, ma anche i lavoratori. Flotta sempre più moderna, sicura ed ecosostenibile



Risanata e portata a oltre un milione di utile nel giro di tre anni. È ottima la performance di Dolomitibus, che chiude il bilancio 2018 con numeri di tutto rispetto, ma la notizia assume rilevanza maggiore se si analizza la ragione principale di questi risultati e cioè un considerevole aumento dell’utenza. Sorprendente il numero degli studenti clienti di Dolomitibus, passati da 5.993 a 9.395, soprattutto grazie allo strumento “Investi scuola” che riduce il costo dell’abbonamento alla tariffa minima (250 euro all’anno) per tutti gli alunni delle scuole superiori, a prescindere dal percorso. Incoraggiante anche l’uso del trasporto pubblico da parte dei turisti, così come cresce il numero dei lavoratori che preferiscono gli autobus all’auto. In generale, dal 2016 al 2018, l’incremento dei ricavi ottenuti dall’azienda per effetto dell’aumento del traffico passeggeri è pari al 5%.

Il buon andamento del bilancio aziendale deriva anche da altre due fonti: i servizi sostitutivi effettuati per conto di Trenitalia che sta lavorando all’elettrificazione della ferrovia bellunese, e soprattutto l’attività di allestimento di mezzi per conto di terzi, un settore in cui l’officina di via Col da Ren è nota e apprezzata a livello nazionale. Oltre a mettere al sicuro un’azienda che è patrimonio dei bellunesi, l’incremento del fatturato (doppio rispetto alle previsioni iniziali) permetterà ai 235 dipendenti di ottenere a maggio un premio di produzione medio di oltre mille euro.

Grande la soddisfazione dei soci (Provincia di Belluno 60,50%, Autoguidovie SpA 29,50% e Federico Mattioli 10%) che si sono riuniti ieri a Palazzo Piloni per l’approvazione del consuntivo 2018. «Dolomitibus è un’azienda del territorio che ha investito molto nel rinnovo del parco mezzi, rafforzando il suo brand e quello delle Dolomiti», dice il presidente della Provincia, Roberto Padrin, ricordando anche che il servizio di trasporto pubblico locale dovrà andare a gara e che ormai quasi tutto è pronto per la pubblicazione del bando a giugno. Padrin ringrazia anche Giuseppe Pat, che ha guidato la società fino a pochi mesi fa, contribuendo al suo risanamento.

«Ammontano a 10 milioni di euro gli investimenti fatti per rinnovare il parco mezzi», sottolinea il neo presidente di Dolomitibus, Andrea Biasiotto, «un piano che ha già portato alla sostituzione di oltre un quarto della flotta e che proseguirà anche nei prossimi anni e che ci permette di avere mezzi euro 5 ed euro 6 che rispettano l’ambiente, riducono i consumi, sono più sicuri, confortevoli e belli. I risultati ottenuti sono merito del lavoro di tutti i dipendenti, una squadra unita e che viaggia compatta nella stessa direzione».

L’intenzione di estendere ancora il servizio viene confermata dall’amministratore delegato, Natalia Ranza, che torna sulla crescita dell’utenza studentesca e turistica, come il TrenoBus delle Dolomiti realizzato in sinergia con la Regione, per gli appassionati della bicicletta. Ranza assicura anche che si sta valutando, in vista dei Mondiali di sci di Cortina, un servizio di collegamento con l’aeroporto di Venezia e con le altre province, ma già funzionano molto bene i collegamenti estivi con le località marine.

In collaborazione con Confindustria e con alcune aziende, è stato anche potenziato il servizio per i lavoratori nell’area del Longaronese (fino a Vittorio Veneto) e in Agordino. Soddisfazione e stimolo a proseguire su questa strada arrivano anche dal presidente di Autoguidovie, Camillo Ranza, e dal consigliere di amministrazione Sonia Sommacal. —

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