Domegge, il raduno autunnale degli scrittori di montagna

DOMEGGE. Gli scrittori di montagna si danno appuntamento a Domegge per il tradizionale appuntamento autunnale. Si parlerà del rifugio Padova, che ha da poco festeggiato il secolo di vita, e degli Spalti di Toro, con l’inaugurazione di una mostra. L’appuntamento è per il fine settimana. Il Gism (Gruppo italiano scrittori di montagna) nacque nel 1929 per reagire al trasferimento a Roma del Cai, raccogliendo gli alpinisti e gli amanti della montagna spiritualmente più provveduti.

In contrapposizione alla pratica dell’alpinismo inteso come sport acrobatico, il sodalizio ha sempre voluto mettere in risalto, tramite gli scritti di autorevoli frequentatori della montagna, gli ideali già additati dai pionieri, da Quintino Sella in poi, inculcando nei giovani l’amore a tutto tondo per le nostre montagne.

A esso aderirono importanti scrittori, come Guido Rey, nipote di Quintino Sella e alpinista di vaglia, Camillo Giussani, Salvator Gotta, Giovanni Bertacchi e Dino Buzzati. Quest’anno il gruppo ha scelto Domegge per il suo convegno autunnale, cui sono invitati tutti i soci e in particolare quelli del Nordest. Il programma prevede per sabato alle 17 l’apertura lavori presso la sala consiliare del municipio di Domegge e la tavola rotonda “Il Rifugio Padova nella storia dell’alpinismo”, con interventi di Armando Scandellari, Dante Colli e Spiro Dalla Porta Xidias.

Domenica si salirà al Rifugio Padova: dopo la messa alle 10.30, Paolo Salvini ricorderà i 100 anni del rifugio. Sarà quindi presentato il numero 16 della rivista “Montagna” (fondata nel 1934) e Bepi Pellegrinon ricorderà Vincenzo Altamura, pioniere su questi monti. Seguirà l’inaugurazione di una mostra di opere di Luciano Gajo intitolata “Spalti di Toro e Monfalconi a colori” e concluderà il tutto un pranzo d’onore offerto dall’Amministrazione Comunale di Domegge di Cadore.