Don Luca benedice la fusione «Tutti nella diocesi di Vittorio»

Il parroco di Lentiai propone San Tiziano patrono e parla del voto di domenica «Saranno delusi coloro che hanno spinto per consegnarci a quella bellunese»

LENTIAI. Il parroco di Lentiai, don Luca Martorel, benedice il nuovo comune di Borgo Valbelluna e ne propone il nuovo patrono: «la fusione non è confusione. Starà alla saggezza degli amministratori locali, unire le forze per promuovere il territorio a beneficio delle persone e allo stesso tempo garantire l’identità dei singoli paesi, molto diversi tra loro, e delle numerose frazioni», questo il primo commento dopo l’esito del referendum che ha rilasciato l’apprezzatissimo sacerdote lentiaiese.

«Ci vorrà un po’ di tempo per capire la nuova identità degli abitanti di questo bel territorio, ma senza paure o sterili nostalgie. Il libro del Qoelet direbbe: “Niente di nuovo sotto il sole”; infatti non è la prima volta, nella storia di queste comunità, di un cambio così radicalmente profondo».

La fusione dei comuni coinciderà con la forania zumellese e raccoglierà insieme le parrocchie che, da sempre, appartengono alla diocesi di Ceneda. La fusione dei comuni arriva dopo l’unità pastorale, quindi il tessuto ecclesiale ha già qualche timida esperienza di collaborazione che potrà essere preziosa alla causa. Da tempo infatti operano insieme i sacerdoti, i consigli pastorali, le catechiste, i giovani ed alcune associazioni.

«L’avvenuta unione dei comuni sarà uno stimolo maggiore. Camminare insieme non è certo semplice, ci sono fatiche, differenze di passo, ma non si può dimenticare che c’è una storia e un “sentire” che accomuna i nostri paesi. Ho come l’impressione che, chi nel passato spingeva per consegnare queste parrocchie alla diocesi di Belluno-Feltre (pur con ragionevoli motivi), sarà rimasto deluso nel constatare la volontà della gente. Gli antichi dicevano: vox populi, vox Dei, ma non occorre certo scomodare Dio per “leggere” questo voto che, a me pare, riconosca inequivocabilmente la storia di questi tre comuni, legati da una diocesi che ne ha segnato il cammino. È vero, a volte sentiamo e lamentiamo la distanza dalla vita diocesana, tuttavia la nostra gente sta bene con la diocesi di Vittorio Veneto», sostiene don Luca Martorel.

Fino a qualche decennio fa, gli abitanti delle zone di Cison di Valmarino, Follina e Revine Lago chiamavano quelli al di qua delle montagne “i ciani”, diminutivo di “tiziani”, cioè quelli sotto la diocesi di san Tiziano (Vittorio Veneto) per distinguerli dalle diocesi vicine di Belluno, Feltre e Padova. «La sapienza della gente precorre sempre i tempi! A questo proposito, avanzo una proposta: il futuro comune di Borgo Valbelluna potrebbe scegliere come suo patrono san Tiziano, vescovo». —

Alex De Boni

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