Donadon: «Sono pronto a dare il mio aiuto»

Uno dei più grandi esperti di derattizzazioni è disponibile ad un sopralluogo e a creare l’esca giusta

CADORE. «I topi vanno uccisi in fretta prima che si moltiplichino. Figliano in continuo e portano malattie». A dirlo è Massimo Donadon, uno dei più grandi esperti di derattizzazioni a livello mondiale. Fondatore della ditta Mayer Braun, Donadon ha effettuato derattizzazione oltre che in Italia e in Europa anche a New York e in Cile.

Come si spiega che il bellunese sia improvvisamente invaso da topi?

«Una delle motivazione può essere il gran caldo», risponde Donadon, «che in maniera anomala ha visto l'aumento delle temperature in tutta la zona durante l'estate. Di solito le infestazioni di topi avvengono in primavera, ai primi di maggio. Il fatto strano è la tipologia di topi che mi segnalano nel bellunese. Topi grigi con la pancia bianca sono solitamente i topi da laboratorio, ma dovrei vederli per esserne certo. Le infestazioni di topi succedono in tante parti del mondo, è difficile dare una spiegazione univoca al fenomeno, ma vanno prese in tempo, perché sono pericolose. I topi si moltiplicano in maniera continua. Ogni 21 giorni i topi figliano e un topo figlia dopo i 40 giorni di vita. Una coppia di topi in un anno arriva a procreare fino a 1.500 topi se non ci sono epidemie naturali che interrompono il processo. I topi sono una cosa seria, sono un veicolo di malattie. Ogni topo può portare almeno 150 tipologie diverse di malattie, anche pericolose».

Per risolvere il problema cosa si deve fare?

«Per risolvere il problema», risponde senza tanti giri di parole, «bisogna ammazzarli. Per farlo ci sono parecchi sistemi. Io ho un sistema naturale che parte dallo studio di quello che il territorio colpito dai topi produce e di ciò di cui il suo popolo si alimenta. I topi sono animali diffidenti e per questo il loro olfatto viene sviluppato già all'interno della madre. Il topo già dalla pancia della madre sa di cosa si nutrirà e appena nato cerca quel tipo di cibo, quindi le esche devono essere prodotte con quel tipo di alimento per essere efficaci. A New York ad esempio ho utilizzato esche a base di margarina, in Germania a base di grassi di maiale e in Cile di farine di pesce, tutti prodotti usati dagli abitanti dei vari luoghi Le trappole casalinghe o i prodotti che si trovano, anche i nostri che sono in vendita sia a Tai che in Cooperativa a Cortina, in casi di infestazioni così grandi non bastano».

E quindi come si può fare?

«Mi rendo disponibile», ammette Donadon, «a venire sul territorio, a fare un sopralluogo e a creare l'esca adatta che poi immessa sul territorio sterminerà i topi in maniera naturale, senza danneggiare né eventuali prodotti alimentari, né i prati magari brucati da animali. Con le piccole catture, infatti, purtroppo non si debella il problema, perché i topi si moltiplicano in continuo. Se i topi sono a migliaia, catturarne anche 100 non serve a molto. Bisogna ucciderli tutti e poi si tornerà alla normalità e si sarà protetta l'incolumità della comunità». (a.s.)

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