Donati 380 mila euro per la cardiologia

Un bellunese che vuole restare anonimo ha dato questa somma all’Usl per l’acquisto di strumentazione all’avanguardia
Di Paola Dall’anese
ospedale san martino
ospedale san martino

BELLUNO. Dona 380 mila euro all’Usl n. 1 per potenziare la strumentazione dell’unità operativa di cardiologia. È opera di un benefattore, che vuole rimanere nell’anonimato, la cospicua donazione incamerata dall’azienda sanitaria bellunese che le permetterà di riammodernare l’attrezzatura del reparto cardiologico. Attrezzatura all’avanguardia sulla scorta di quanto è presente negli ospedali più avanzati di Houston negli Usa.

Tutto è nato nei mesi scorsi con la messa all’asta della Mercedes Benz E 320 utilizzata come auto di rappresentanza da parte del direttore generale Pietro Paolo Faronato. Auto che proprio l’altro ieri è stata venduta. Dopo che nessuno si era fatto avanti, tramite alcune conoscenze di un dipendente dell’azienda, un benefattore si è presentanto dicendosi disposto a donare la somma corrispettiva per l’acquisto dell’auto, necessaria per l’acquisto di alcuni defibrillatori. Da qui poi è nato un discorso complessivo con la direzione generale che ha portato l’imprenditore a donare, alla fine, 380 mila euro.

«È vero», precisa il dg Faronato, «il cittadino che vuole rimanere anonimo aveva contattato la direzione dell’Usl in occasione dell’annuncio della volontà di alienare l’auto blu. Ci ha detto che non era interessato alla macchina, ma che era disponibile alla donazione dei defibrillatori da assegnare ai pronto soccorso degli ospedali di Belluno e Agordo».

Nel corso dei colloqui con la direzione e il servizio di ingegneria clinica, il generoso cittadino aveva manifestato l’intenzione di intervenire nel riammodernamento di alcune dotazioni cardiologiche del reparto del San Martino, dotandolo di un contropulsattore, un sistema per analisi elettrocardiografiche sotto sforzo, un sistema holter elettrocardiografico, un sistema di monitoraggio multiparametrico con telemetria, per un valore appunto di complessivi 380 mila euro.

«Questo gesto», commenta il dg, «dimostra ancora una volta il cuore grande dei bellunesi che si rendono protagonisti del continuo miglioramento della qualità dell’assistenza socio-sanitaria, sia donando il loro tempo in innumerevoli attività di volontariato, sia come in questo caso affiancando l’istituzione pubblica nel fornire le migliori attrezzature. In questo periodo di grande difficoltà economica, la sinergia dei cittadini con le istituzioni permette di mantenere elevati gli standard assistenziali. Mi auguro che gesti come questo possano essere di esempio. Da parte nostra, continuerà ancora più deciso l’impegno per essere credibili e trasparenti nel migliore utilizzo delle risorse messe nelle nostre mani, per rispondere ai bisogni socio-sanitari delle comunità».

Intanto l’altro ieri, l’Usl è riuscita a vendere l’auto blu dopo che per sei mesi era rimasta nel garage invenduta. Dal prezzo iniziale di 14.500 euro con cui era stata posta all’asta, l’Usl poi è scesa a 12 mila euro. Andata deserta la prima asta, l’azienda aveva inserito l’auto nei siti on line specializzati, tramite i quali si sono fatti avanti alcuni acquirenti, anche se quasi tutti con rilancio al ribasso. Ma poi è arrivato un bellunese che ha deciso di acquistarla.

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