Donatori “schedati” nelle carte d’identità

Nel nuovo documento elettronico, dal 15 luglio, si potrà inserire la volontà di donare gli organi
20060610 - MILANO - CRO - MEDICINA: PARTO IN MORTE CEREBRALE; CONSENSO PRELIEVO ORGANI..Una sala operatoria in una foto d'archivio. I familiari della donna che, in stato di morte cerebrale, questa mattina ha partorito una bimba hanno dato il consenso alla donazione degli organi.....ARCHIVIO - MARIO ROSAS /ANSA/ CD
20060610 - MILANO - CRO - MEDICINA: PARTO IN MORTE CEREBRALE; CONSENSO PRELIEVO ORGANI..Una sala operatoria in una foto d'archivio. I familiari della donna che, in stato di morte cerebrale, questa mattina ha partorito una bimba hanno dato il consenso alla donazione degli organi.....ARCHIVIO - MARIO ROSAS /ANSA/ CD

BELLUNO. La volontà di donare gli organi sarà inserita nella carta d’identità. Quella elettronica, che diventerà obbligatoria a partire dal 15 luglio. Belluno è nel primo gruppo dei Comuni che, in provincia, metterà a disposizione dei cittadini il documento di identità elettronico, che conterrà tutti i dati necessari all’identificazione della persona. All’interno del chip si potrà inserire anche la volontà di donare i propri organi.

«Il nostro Paese non è purtroppo autosufficiente sulla donazione degli organi», spiega l’assessore ai servizi demografici Maurizio Busatta. Il quale ha portato in giunta lunedì una delibera che servirà per formare il personale dell’ufficio che rilascerà, fra poco più di due settimane, la carta d’identità elettronica.

«Sarà l’unico documento valido, una volta scaduti quelli cartacei», continua Busatta, ricordando che la vecchia carta d’identità rimarrà comunque in vigore fino alla sua naturale scadenza. Quando ci si recherà in Comune per il rinnovo, sarà rilasciata quella elettronica, che costerà circa venti euro.

«La possibilità che viene data di inserire la volontà di donare gli organi, si pensa favorirà questa pratica», aggiunge. «E sarà semplificato il sistema, perché tutti i dati dei potenziali donatori saranno immessi in un “cervellone” nazionale. Naturalmente la privacy della persona sarà sempre garantita». Non ci sarà nulla, sul documento elettronico, che segnalerà che la persona è un donatore. Ma una volta in ospedale, sarà sufficiente “leggere” la sua carta d’identità per saperlo.

Il trapianto di organi rappresenta un’efficace terapia per alcune gravi malattie e, spesso, l’unica soluzione terapeutica per alcune patologie non altrimenti curabili. Grazie al progresso della medicina e all’esperienza acquisita negli ultimi decenni nel settore, il trapianto può garantire al paziente ricevente il ritorno ad una qualità di vita normale e una buona aspettativa di vita, ma oggi la disponibilità degli organi utilizzabili per il trapianto rimane una criticità.

Oggi il Sistema informativo trapianti (Sit) ha il compito di raccogliere le dichiarazioni di volontà dei cittadini, ma le procedure predisposte per l’inserimento hanno consentito la registrazione di solo un milione e trecentotrentamila persone. Grazie alla carta d’identità elettronica, i Comuni trasmetteranno i dati relativi al consenso o al diniego alla donazione degli organi al Sit e questa novità rappresenta quindi un’opportunità per aumentare il numero delle dichiarazioni e, di conseguenza, per incrementare il bacino dei potenziali donatori. (a.f.)

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