Donne agordine in campo per salvare il campanone

L’associazione laica di volontariato accorre in aiuto della parrocchia La raccolta fondi servirà a mettere in sicurezza il basamento in acciaio
Agordo gennaio 2005, chiesa.Una veduta del centro di Agordo dove oggi si terra' la cerimonia inaugurale di Alpe Adria
Agordo gennaio 2005, chiesa.Una veduta del centro di Agordo dove oggi si terra' la cerimonia inaugurale di Alpe Adria

AGORDO. Il campanile è uno dei simboli di Agordo. E se questa icona è in sofferenza, chi ci può pensare? Le donne, naturalmente. Ed ecco che, già domani, l’associazione “La forza delle donne” organizza un mercatino per contribuire a raccogliere fondi destinati ai lavori di ripristino del “campanone” dell’Arcidiaconale (il campanile di destra guardando la facciata), che inizieranno per l’appunto dopodomani.

La circostanza è assolutamente singolare.

Non si tratta, infatti, di pie donne legate all’associazionismo cattolico, bensì di un’organizzazione laica di volontariato che, nel recente passato, si è distinta tra le altre cose nella raccolta di aiuti per i terremotati del Centro Italia.

Nel caso del loro paese, Agordo appunto, chi ha bisogno adesso è la cella del campanone, che viene fatto rintoccare nelle occasioni più solenni e il cui suono è un tratto distintivo della collettività.

«Queste generose persone mi hanno chiesto di potersene occupare e io, ben volentieri», fa sapere monsignor Giorgio Lise, l’arcidiacono, «ho dato loro il più caloroso benvenuto».

Non si sa, ancora, che cosa la fantasia di queste volontarie ha partorito per l’occasione.

Ma per il campanone nessuno si tirerà indietro, questo è poco ma sicuro.

Il parroco precisa che non si tratta di una ristrutturazione del campanile, neppure della torre campanaria, quindi non si metterà mano alla struttura muraria; si porrà semplicemente in sicurezza il basamento in acciaio che sostiene lo storico bronzo.

Con l’inizio dei lavori l’arcidiacono dettaglierà ogni particolare della spesa.

«Intanto ringraziamo “La forza delle donne” che, con questo gesto», afferma il sacerdote, «intende in qualche modo esprimere anche la propria riconoscenza per aver potuto usufruire degli spazi della sacrestia in occasione di iniziative di beneficenza organizzate dall’associazione».

Ecco il punto: la restituzione di un bene ricevuto. Fatto, questo, che arriva a commuovere monsignor Lise, «tanto più», spiega, «che questa singolare forma di solidarietà arriva da una componente del gruppo, diciamo pure la sua anima, che prima di affrontare una delicata operazione ha voluto spendersi in questo modo per la comunità».

Il campanone è ovviamente un simbolo religioso, ma anche civile, nel quale, dunque, si riconosce tutta la città di Agordo. Campanile e campanone sono storici; il bronzo suonò a lungo, ad esempio, 40 anni fa, quando un prete che fece servizio in questa chiesa divenne papa, don Albino Luciani.

«E senz’altro lo risuoneremo con grande entusiasmo quando, speriamo quest’anno, verrà proclamato beato», conclude monsignor Lise.

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