Doping, l’ex fondista è stata condannata al minimo della pena
Due mesi per doping. L’ex fondista feltrina Eleonora Prigol è stata condannata al minimo della pena dal Tribunale di Trento. Il pubblico ministero Scagliarini aveva chiesto il doppio, ritenendo provata la sua penale responsabilità, mentre il difensore Fent si è battuto per l’assoluzione, sostenendo che non ci fosse il dolo. Cioè che Prigol non avesse preso volontariamente il farmaco Binocrit, che contiene eritropoietina (Epo), prima dei campionati Italiani aspiranti e juniores del 26 febbraio 2017, a passo Cereda.
Novanta giorni per la lettura delle motivazioni, dopo di che la difesa ha già annunciato che presenterà appello, anche sulla base di un’eccezione già presentata all’inizio del procedimento: se c’è stato, il reato è stato commesso in provincia di Belluno e non sul Cereda, di conseguenza la competenza doveva essere del tribunale bellunese e non di quello trentino. In ogni caso, anche la Corte d’Appello sarà quella di Trento e la difesa conta di arrivare all’assoluzione, perché il fatto non sussiste o non costituisce reato. Nessuna violazione della legge 376 del 2000.
Il processo penale arriva dopo quello per illecito sportivo del 5 settembre 2017, nel quale la prima sezione del Tribunale nazionale antidoping ha condannato Eleonora Prigol a quattro anni di squalifica. Già scontati 60 giorni di sospensione cautelare, lo stop scadrà il 4 luglio 2021, anche perché l’appello è stato respinto. Ma la carriera sportiva dell’ex atleta del Centro sportivo dei carabinieri è finita quel giorno. Adesso sta studiando all’università di Padova e va a sciare per passione. Quando gareggiava, stava vivendo una stagione difficile, caratterizzata da problemi di salute. Al giudice trentino Borrelli ha spiegato di aver assunto sì dei farmaci, ma per curarsi e non certo per migliorare le proprie prestazioni sportive.
I risultati non sono stati positivi e, in quella gara con il prelievo dell’urina, si era piazzata al settimo posto con il tempo di 15.23.8 e un ritardo di 1.45.9 dalla vincitrice, la poliziotta ampezzana Anna Comarella. Davanti a lei, si sono classificate anche Martina Bellini, Francesca Franchi, Cristina Pittin, Lea Demetz e Vittoria Zini. Tra un anno, l’appello. —
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