Doping, Prigol a processo a Trento

Partito il procedimento penale alla fondista feltrina squalificata per quattro anni

TRENTO. Doping: Prigol si difende. È partito davanti al tribunale di Trento il processo penale alla fondista feltrina Eleonora Prigol. La prima udienza di fronte al giudice Borrelli, che deve giudicarla per la violazione della legge 376 del 2000 è cominciata con l’eccezione presentata dal difensore Fent, sulla competenza trentina per un’ipotesi di reato contestata a passo Cereda, in occasione dei campionati Italiani aspiranti e juniores del 26 febbraio dell’anno scorso. Il tribunale ha osservato che il valico tra la valle del Primiero e quella del Mis è in territorio trentino, di conseguenza si proceda oltre.

I testimoni dell’accusa erano i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni, che hanno descritto e confermato l’esito dell’esame disposto da Nado Italia, che aveva rilevato la presenza nelle urine della ventenne in forza al Gruppo sportivo Carabinieri di eritropoietina ricombinante, una sostanza dopante meglio conosciuta come epo. Nell’esame dell’imputata, Prigol ha descritto le sue difficili condizioni di salute, nel corso della stagione agonistica 2016/2017, dando atto soprattutto di una grave forma di anemia. Ha assunto sì dei farmaci, ma per curarsi e non certo per aumentare le proprie prestazioni sportive.

I risultati non sono stati positivi e, in quella gara specifica, si era piazzata al settimo posto con il tempo di 15. 23. 8 e un ritardo di 1. 45. 9 dalla vincitrice, la poliziotta ampezzana Anna Comarella. Davanti a lei, si sono classificate anche Martina Bellini, Francesca Franchi, Cristina Pittin, Lea Demetz e Vittoria Zini. La linea difensiva di Fent si fonda sulla carenza del dolo, cioè della volontarietà di assumere una sostanza vietata. Nell’udienza fissata per l’11 settembre, ci saranno i testimoni della difesa, la discussione e la sentenza.

Il processo penale arriva dopo quello per illecito sportivo del 5 settembre 2017, nel quale la prima sezione del Tribunale nazionale antidoping ha condannato Eleonora Prigol a quattro anni di squalifica. Già scontati 60 giorni di sospensione cautelare, lo stop scadrà il 4 luglio 2021, anche perché l’appello è stato respinto. Il farmaco incriminato è l’antinfiammatorio Binocrit, che le sarebbe servito per curare cistiti, ma nella lista dei farmaci vietati, in quanto contiene l’eritropoietina, come scritto chiaramente sul bollino della confezione.

Gigi Sosso

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