Dopo i roghi raccolta fondi per ricostruire

Via alla colletta, domenica il ricavato della Giornata del Donatore a Visome sarà devoluto alla causa
Di Rubina Bon

BELLUNO. Una raccolta fondi per aiutare la ricostruzione delle tre strutture date alle fiamme dal piromane tra Ronce e Valdart: la stalla e il fienile-deposito della famiglia Casagrande, la roulotte dell’allevatore padovano Nicoletto, la casera dell’Asd “Pantera Rosa”. A promuoverla sarà lo stesso gruppo di Visome che per ultimo, verso le 4.15 della notte di lunedì, è finito nel mirino del piromane di 41 anni che vive nel Castionese e che è stato denunciato dalla Polizia. «Coinvolgeremo le associazioni del territorio, le varie attività», spiega Francesco Tison, presidente della “Pantera Rosa”, «Noi non ci arrendiamo: speriamo che una nuova casera possa tornare là dov’era sin dal 1985. A breve organizzerò una riunione con gli abitanti della zona, vorrei coinvolgere tutti nella ricostruzione».

Il primo tassello della raccolta fondi è rappresentato da quanto verrà raccolto domenica durante la “Giornata del Donatore” in programma a Visome: l’Abvs della zona ha deciso di devolvere alla colletta quanto sarà lasciato da chi parteciperà alla “Pizza per tutti” alle 12.30 nella sede della “Pantera Rosa”. Tantissimi gli attestati di solidarietà che il gruppo di Visome ha ricevuto da lunedì mattina. La stessa solidarietà che era stata portata dai compaesani alla famiglia Casagrande che nel rogo della stalla e del deposito avevano perso una mucca, 6 conigli, 15 galline e vari attrezzi.

Il piromane è stato denunciato in stato di libertà dalla Polizia per danneggiamento seguito da incendio (articolo 424 del codice penale). A suo carico non c’è alcun altro provvedimento, tanto che già nella serata di lunedì, dopo essere stato prelevato da casa ed essere stato sotto torchio per tutto il giorno in Questura a Belluno, è tornato dove vive. Un fatto, questo, che seppur previsto dalla legge (l’arresto è consentito in caso di flagranza), ha molto preoccupato la popolazione che teme nuovi episodi. «C’è grande amarezza per il fatto che il piromane sia stato denunciato e poi rimandato a casa. La gente è terrorizzata», spiega Tison che lunedì mattina era presente all’incontro tra i residenti di Ronce e Valdart e il vice prefetto aggiunto Andrea Celsi. «La gente non dorme più, si vive nel terrore», aggiunge una residente. La Polizia è intervenuta lunedì mattina sulla scia di quanto successo poche ore prima alla casera della “Pantera Rosa” e negli altri due roghi nei cinque giorni precedenti. Sul 41enne si erano già concentrati i sospetti. Al momento non sarebbero state chiarite le motivazioni alla base dei gesti dell’uomo che peraltro non è un volto nuovo in zona, vivendo nel Castionese. Le indagini comunque sono destinate a proseguire con l’obiettivo di fare ancora più chiarezza sui tre roghi dolosi che hanno terrorizzato quest’angolo di Nevegal.

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