Dopo il Sì della commissione resta il nodo dei costi
BELLUNO. Autonomia, quanto ci costi. Non è solo un modo di dire ma una vera domanda che la vicepresidente della Provincia - attualmente alla guida dell’ente - Serenella Bogana ha rivolto alla Regione....
amalia serenella bogana
BELLUNO. Autonomia, quanto ci costi. Non è solo un modo di dire ma una vera domanda che la vicepresidente della Provincia - attualmente alla guida dell’ente - Serenella Bogana ha rivolto alla Regione. «Vogliamo sapere il costo del referendum per il Bellunese» spiega il sindaco di Alano di Piave, oggi numero uno di palazzo Piloni, «per poi discuterne con l’assemblea dei sindaci».
Il referendum sull’autonomia di Belluno, che proprio in questi giorni ha ricevuto il beneplacito da parte della commissione di esperti giuristi alla quale la Provincia si era rivolta, dovrebbe tenersi in contemporanea con il referendum per l’autonomia del Veneto convocato per il 22 ottobre dalla Regione.
Un tipo di consultazione nuovo anche per le strutture regionali che proprio in questi giorni stanno facendo una ricognizione con le prefetture per capire le disponibilità dei seggi. «Stiamo aspettando anche noi che la Regione compia questa verifica» spiega la Bogana, «in modo che poi possa essere quantificato il costo per la nostra provincia».
Il prossimo passo, una volta ottenuta quest’informazione, è condividerla con l’assemblea dei sindaci. «La convocheremo per parlare di costi e modalità» continua la vicepresidente, «sono decisioni che voglio condividere in assemblea».
Secondo i giuristi chiamati a dare il loro parere sul quesito - si tratta di Mario Bertolissi, Luca Antonini e Gian Candido De Martin - il referendum è pienamente ammissibile. La domanda che i cittadini bellunesi si sentiranno rivolgere è «Vuoi che la specificità della Provincia di Belluno venga ulteriormente rafforzata con il riconoscimento di funzioni aggiuntive e delle connesse risorse finanziarie e che ciò venga recepito anche nell’ambito delle intese Stato/Regione per una maggiore autonomia del Veneto, ai sensi dell’articolo 116 della Costituzione?».
Condizione essenziale, secondo gli esperti, è che a votare siano tutti i cittadini bellunesi che hanno diritto di voto. Una considerazione che vede d’accordo anche la vicepresidente della Provincia. Ora resta da sciogliere il nodo del costo.
«Ne parlerò insieme ai sindaci» continua Bogana, «che hanno approvato all’unanimità il referendum. Qualcuno ha sollevato delle perplessità ma sempre all’interno di una dialettica sull’autonomia. La maggioranza ha approvato la scelta che è stata fatta e che ora porteremo avanti sempre nel segno della condivisione».
(v.v.)
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