Doppio rogo, incubo dolo Ronce piomba nella paura
BELLUNO. «Qualche sospetto ce l’ho su qualcuno che sta in zona, ma non nelle vicinanze. Ma non riesco a capire il motivo di tutto questo. Di certo si tratta di un gesto doloso, su questo non ho alcun dubbio». Natalino Nicoletto, allevatore padovano di Saonara, è il proprietario della roulotte che all’alba di giovedì è stata distrutta dalle fiamme in località Ronce, a ridosso della grandissima proprietà dove tiene una trentina di asini utilizzati come fossero dei “tagliaerba”.
Ieri Nicoletto è salito sul Nevegal per rendersi conto di persona di quanto successo: «Ho trovato un mucchio di cenere e di detriti, tutto è andato distrutto. Saranno 10 mila euro di danni», spiega l’allevatore. La vecchia roulotte veniva utilizzata come base di appoggio quando Nicoletto veniva a guardare gli asini, ma soprattutto come deposito per gli attrezzi. Dentro il caravan c’erano anche le centraline per l’elettrificazione dei recinti e le batterie. Tutto distrutto, così come la bombola di gpl che è esplosa nel rogo, provocando un botto che i residenti hanno definito «una bomba».
«Pazienza per il danno economico, quel che è peggio è la paura che serpeggia tra le persone che vivono alle Ronce per i probabili prossimi attacchi da parte del piromane», spiega Nicoletto che rivolge un pensiero alla famiglia Casagrande che vive vicino, anch’essa colpita da un incendio nella notte tra martedì e mercoledì. In quel caso a bruciare erano stati la stalla (dove c’erano una mucca, 15 galline e 6 conigli, tutti morti) e il fienile-deposito. Inizialmente pareva che questo primo rogo fosse riconducibile a cause elettriche, ma il fatto che siano avvenuti due episodi del tutto analoghi in due serate consecutive ed a poche centinaia di metri l’uno dall’altro sta facendo propendere anche gli investigatori per la pista dolosa. «I Casagrande sono persone attente all’ambiente, innamorate della montagna, un esempio per tutti. Sono andato a trovare la famiglia, l’ho trovata abbattuta per quanto successo. L’unico dato positivo è la solidarietà che, sin dalle ore successive all’incendio, ha ricevuto dalle persone che vivono a Ronce», aggiunge Nicoletto.
Le indagini sui due roghi, intanto, proseguono a tutto campo. I carabinieri, titolari delle indagini sull’incendio della stalla, e la polizia, che invece indaga sul caso della roulotte, stanno attendendo le rispettive relazioni da parte degli uomini della polizia giudiziaria dei vigili del fuoco che hanno raccolto sul posto vari elementi da analizzare per dare le risposte alla minuscola comunità delle Ronce, che da mercoledì è piombata nell’incubo del piromane.
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