Dramma nei boschi di Lentiai, morta una coppia di Villorba
LENTAI. L’utilitaria resta senza benzina, in panne, e scivola un po’ sulla scarpata, lo sforzo immane per tentare di riavviarla e ripartire sullo sterrato in una serata infame di maltempo e freddo nella zona Boschi. Così una giornata da passare in montagna si è trasformata in tragedia per una coppia di anziani coniugi trevigiani: Carmelo Russo, classe 1921, 94enne originario di Siracusa ed ex funzionario della questura di Belluno, e la moglie Marilene Biasin di 79 anni, sono stati ritrovati assiderati e feriti lungo l’impervio sterrato che conduce al rustico Ceccati.
I corpi erano uno a un metro, l’altro a circa un metro e 70 di distanza dalla Wolkswagen Up che stava tentando di superare una salitella sterrata per riprendere la via. Russo era già deceduto quando i sanitari del Suem, calati in zona con l’elicottero di Pieve, hanno raggiunto la coppia; vani invece i tentativi di rianimare Marilene Biasin, deceduta mentre veniva trasportata in barella verso l’ambulanza. Segni di sgommate e slittamenti, impronte di piedi l'una sopra l'altra, così come per le impronte di mani appoggiate sulla parte posteriore dell'auto. Il tutto, probabilmente, nel tentativo di uscire dal pendio reso scivoloso da foglie e fango dopo la pioggia dei giorni scorsi.
A imbattersi nei coniugi trevigiani, ieri mattina, è stato un tedesco abitante della zona che ha dato l’allarme a carabinieri e Suem. Erano più o meno le 10.30 quando l’uomo s’è trovato davanti la terribile scena e ha mobilitato i soccorsi.
È un posto impervio la Valle del Cordellon, sopra Lentiai: al bivio per Colderù si gira a sinistra e poi ancora subito a sinistra verso Boschi. Poi sempre dritto, per chilometri su una lingua di asfalto e altri chilometri su un budello sterrato dove passa un’auto sola, tra scannafossi, frane, cigli sconnessi. Strada buona solo per 4x4 o moto da trial, o chi ama passeggiare. Una strada di montagna messa anche bene; a farla col sole c’è comunque da stare attenti perchè le inversioni di marcia sarebbero un problema. A farla col buio e il maltempo potrebbe diventare un incubo, tenendo conto che in caso di emergenze non c’è copertura cellulare.
Un inferno dev’essere stato sabato sera per i coniugi Russo: lui camminava aiutandosi con un deambulatore, lei con un bastone. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri di Mel, la coppia avrebbe sbagliato strada nell’obiettivo di raggiungere la casa in montagna. La Wolkswagen Up ha percorso tutto lo sterrato, senza ridotte, ha passato un gruppo di case, le ultime prima del nulla e dell’assenza di copertura cellulare. Ha superato anche il rustico Ceccati: la Up è arrivata al termine della strada, dopo una piccola discesa. Forse Russo ha tentato di girare l’utilitaria per tornare indietro ma l’imprevisto non ha dato scampo.
Secondo le ipotesi dei carabinieri, la tragedia sarebbe figlia di un errore di strada e di una manovra troppo difficile: l’auto sarebbe scivolata sulla scarpatina, i due anziani ce l’avrebbero messa tutta per sistemarla in strada, rimanendo anche feriti durante la fase di spinta, e forse restandone in parte travolti. Quindi freddo e paura, il maltempo e la mancanza di copertura dei telefonini avrebbe atterrito i due coniugi al punto da sfinirli. Due anziani costretti alla notte all’addiaccio: nella notte tra sabato e domenica le temperature erano vicine allo zero in quella zona boscata. Poi l’auto sarebbe rimasta senza alimentazione, cruccio insormontabile per i due, isolati completamente: feriti e morti di freddo, i due anziani non ce l’hanno fatta. Il decesso di Russo risale ancora alla notte.
Ieri mattina l'elicottero del Suem di Pieve, dopo aver imbarcato un soccorritore della Stazione di Feltre ha fatto scendere con un verricello medico e tecnico del Soccorso alpino, che sono avanzati lungo la strada sterrata, fino al punto in cui si trovava un'auto bloccata, con i corpi di due anziani semi investiti. Sul posto l'ambulanza e i vigili del fuoco di Feltre con una campagnola e l’Aps e 5 uomini, il Cnsas di Feltre, tutti intervenuti per il recupero delle salme, poi trasportate in cella mortuaria.
Un incidente quello costato la vita agli anziani trevigiani, residenti a Villorba. Chiarita la dinamica, il magistrato Marco Faion ha dato disposizione ai carabinieri di Feltre di mettere le salme a disposizione della famiglia, senza disporre sequestri e autopsia.
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