Droga in Nevegal, in quattro patteggiano
Due anni ai coniugi che nascondevano in casa 9 chili di «fumo»
L’interno di un’aula del tribunale
BELLUNO. Nella loro casa di montagna, a Col de Gou in Nevegal, nel febbraio 2010, le forze dell'ordine trovarono nove chilogrammi tra hashish e marijuana. Ieri, due coniugi veneziani hanno deciso di chiudere il loro conto con la giustizia patteggiando due anni di reclusione (pena sospesa) e 8.200 euro di multa. Si tratta di Angelo Coin (difeso dall'avvocato Sandro De Vecchi) e Marina Papette (avvocato Roberto De Nicolao), ieri presenti all'udienza preliminare davanti al giudice Aldo Giancotti. Il consistente ritrovamento di droga, che portò marito e moglie veneziani in manette, avvenne nella camera da letto. Il loro arresto si aggiunse ad altre sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e alla denuncia a piede libero di altre quattro persone. Il tutto nell'ambito dell'operazione antidroga della polizia denominata "Costarica". Il blitz che portò complessivamente 9 persone dietro alle sbarre del carcere di Baldenich e alla denuncia a piede libero di altre 4 scattò all'alba del 25 febbraio 2010. Ieri il giudice Giancotti ha accolto la richiesta di quattro patteggiamenti ed ha emesso la sentenza per tre riti abbreviati. Oltre ai coniugi Coin-Papette, hanno usufruito del patteggiamento Gianpaolo Corbellini, 40 anni di Feltre (difeso dall'avvocato Roberta Resenterra) al quale è stata applicata la pena di un anno e 10 mesi e 10.000 euro di multa (pena sospesa) e 8 mesi a Flavio Lerda, 38 anni di Feltre (avvocato Anna D'Ambros). I tre riti abbreviati hanno riguardato Roberto Ventolini, 34 anni di Feltre (difeso dall'avvocato Alessandro Azara - studio Arealegis), Emiliano Della Vecchia, 29 anni di Mel (avvocato Andrea Colle) e Abdelhamid Rakik, un marocchino 53 anni di Valdobbiadene (avvocato Giorgio Gasperin - studio Patelmo). Il giudice Giancotti ha assolto Ventolini e Della Vecchia, risultati completamente estranei ai fatti contestati. Ha, invece, condannato Rakik ad un anno e 4 mesi. Nel corso del rito abbreviato a carico di Ventolini è stato sentito anche un testimone R.C., per il quale il pubblico ministero ha chiesto al giudice il rinvio degli atti in procura per l'eventuale incriminazione per falsa testimonianza. Due mesi fa, due imputati, finiti nei guai nell'ambito della stessa operazione anti-droga, erano usciti di scena col patteggiamento. Si tratta di Najib Rakik, 33 anni, un marocchino residente ad Alano di Piave (difeso dall'avvocato Sonia Rinaldo) che aveva patteggiato 16 mesi di reclusione e 5000 euro di multa, e Alessandro Biliato, 41 anni di Feltre (difeso dall'avvocato Luciano Licini) che aveva patteggiato due anni di reclusione e 6.000 euro di multa. L'operazione "Costarica," che prende il nome dal paese di destinazione dell'imputato Biliato, prima di essere arrestato su ordine di custodia cautelare, permise di stroncare un traffico di droga, sull'asse Feltre-Belluno-Venezia, che si protraeva dal 2006.
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