Droni fabbricati a Ponte per il Corpo Forestale
BELLUNO. Droni fatti in casa. Quelli presentati ieri dalla Forestale sono fabbricati a Ponte nelle Alpi dalla Apv Services. Il progetto è stato illustrato nella sede accanto all’aeroporto cittadino: bisognerà capire quanti sarà possibile comprarne, partendo da una base volante di duemila euro. A quella puoi attaccarci una macchina fotografica o una telecamera, a seconda delle necessità. Per semplificare, sono elicotteri in miniatura, che permettono di arrivare dove gli uomini non sono ammessi e hanno un occhio utilissimo alla gestione di certe emergenze.
Il vicecomandante provinciale Isidoro Furlan ha accolto una serie di ospiti della provincia, ma anche della regione nel caso della Protezione civile, che hanno preso appunti molto interessati su questa nuova tecnologia: «Noi la consideriamo utilissima, fra l’altro in più settori. Nel nostro campo d’azione, ci permette di controllare gli spostamenti degli animali, ma anche di svolgere attività anti bracconaggio. Ma possono aiutare i vigili del fuoco, nello spegnimento degli incendi, senza dimenticare la sorveglianza dei cavi elettrici delle linee di bassa o alta tensione oppure delle piante. Durante l’ultima emergenza neve, nella parte alta della provincia, sarebbero stati molto utili, magari anche a evitare quel black out, che ha causato così tanti danni».
Un orgoglio provinciale il fatto che vengano prodotti a due passi dalla sede del Corpo Forestale: «Molto importante anche questo», riprende Furlan, «è positivo che a guadagnarci qualcosa sia un’azienda del nostro territorio. Quella stessa, che ci sarà tutte le informazioni necessarie a utilizzare nel migliore dei modi questo tipo di apparecchiatura».
Che non è alla portata di qualunque forestale o qualunque pompiere. Nelle prossime settimane, si aprirà una specie di libretto d’istruzioni: «Non potremo fare a meno di organizzare dei corsi di formazione, tenuti da tecnici di esperienza. Quelli che si chiamano piloti avranno il compito di spiegarci tutte le potenzialità di questi dispositivi, capaci di arrivare dove noi non ce la facciamo proprio. È quello che ci manca per essere completamente efficaci su tutto il territorio provinciale».
Manca solamente l’acquisto, che sarà perfezionato nelle prossime settimane. Una volta staccati gli assegni necessari, si annunciano tempi molto duri, soprattutto per i bracconieri: sarà impossibile per loro sfuggire all’occhio implacabile del drone. Quasi un sistema di videosorveglianza, con il vantaggio di poter essere orientato a seconda delle esigenze. Basta una specie di telecomando e sei inquadrato. Non scappi più.
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