Dubbi su Bulf, rischio di nuove elezioni a Taibon

Una condanna avrebbe reso non candidabile l’ex sindaco, ora è in forse l’intero risultato delle amministrative di maggio


 A Taibon c’è il rischio che le elezione comunali del 26 maggio scorso possano essere invalidate.

Potrebbe essere solo l’extrema ratio, ma non è uno scenario impossibile da immaginare nel paese ai piedi delle Pale di San Lucano già colpito da un incendio e da un’alluvione.

La questione è legata alla legittimità o meno della candidatura di Bruno Bulf alla contesa per l’elezione del sindaco di Taibon e per il rinnovo del consiglio comunale svoltasi a fine maggio.

Classe 1950, direttore della Casa di soggiorno di Taibon, Bulf è considerato il decano degli amministratori agordini. Entrato in consiglio comunale di Taibon nel 1975, è stato sindaco del paese dal 1980 al 2004. Quindi ha militato quindici anni nelle file della minoranza avendo perso due volte le elezioni contro Loretta Ben nel 2004 (non come candidato sindaco) e nel 2009 e una volta contro Silvia Tormen nel 2014.

Quest’anno aveva deciso di ricandidarsi contro Silvia Tormen alla guida della lista “Civica per Taibon”. Aveva ottenuto 389 voti, pari al 38,67%. Un risultato che non gli aveva permesso di tornare al timone del Comune, ma che comunque gli avrebbe garantito un posto in consiglio comunale e, forse, anche in quello dell’Unione montana agordina come rappresentante della minoranza.

Tutto questo, però, è ora messo in forte dubbio. Sul tavolo del Comune, infatti, è emerso il fatto che Bruno Bulf, in virtù di una condanna, non sarebbe stato candidabile. Tutto ciò a poche ore dal primo consiglio della legislatura che era stato convocato dal sindaco eletto Silvia Tormen per domani alle 20. Consiglio che aveva al primo punto all’ordine giorno la convalida degli eletti. Ma proprio i dubbi relativi alla convalida dell’elezione di Bulf hanno spinto Tormen a rinviare l’assemblea.

«Si comunica – dice Silvia Tormen in una nota stringata in cui fa trasparire fiducia circa il raggiungimento di una soluzione – che verifiche tecniche in merito alla convalida degli eletti hanno comportato una dilatazione, non prevedibile, delle tempistiche procedimentali, per cui il consiglio comunale convocato per il giorno 14 giugno alle 20 deve essere conseguentemente rinviato. Il consiglio comunale sarà prontamente riconvocato non appena avremo concluso l’analisi in corso».

Quello che preoccupa in municipio a Taibon non è solo la sorte amministrativa di Bruno Bulf, ma soprattutto quella dell’ente. Bruno Bulf, infatti, non era solo un candidato consigliere, ma il candidato sindaco della lista “Civica per Taibon” di cui facevano parte Moreno Ben, Paola Ben, Franco Benvegnù, Luca Bogo, Monya Cadorin, Valeria De Cassai, Roberta Lena, Marco Mario Paganin, Andrea Filippo Soppelsa, Maria Antonietta Valt.

Fosse accertata, la sua non candidabilità si ripercuoterebbe anche sugli altri componenti della lista eletti, cioè Marco Mario Paganin e Franco Benvegnù. Quest’ultimo, contattato, ha spiegato di essere all’oscuro di notizie relative alla non candidabilità dei suoi compagni di lista. Ad essere a rischio, tuttavia, potrebbe essere non solo il gruppo di minoranza, ma l’intero consiglio comunale nel caso in cui le elezioni del 26 maggio scorso venissero dichiarate non valide. —


 

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