Due anni di polemiche e di denunce incrociate

CESIOMAGGIORE.
E' lunga e contrastata la vicenda della torre di Busche, nata come impianto di modernizzazione per la fusione di asfalto e cemento sull'area dell'ex Merotto. Sul contestato impianto che svetta per trentotto metri di altezza, si sono mossi inizialmente il comitato frazionale di Busche e il comune che hanno cercato una mediazione con la ditta Ascon. Successivamente sono stati coinvolti la Provincia per la valutazione di impatto ambientale, la soprintendenza che ha dato il via libera al progetto e la commissione tecnica regionale che, all'inizio dell'anno scorso, aveva imposto la riqualificazione ambientale prima che avvenisse la dismissione degli impianti esistenti. Sul caso ha aperto un'indagine anche la procura della repubblica dopo la denuncia di autotutela dei cittadini di san Gabriele. L'inchiesta è tesa a verificare il rispetto dei parametri di legge della torre. Il comune che nel febbraio 2010 aveva rilasciato il permesso a costruire non ha sottovalutato l'aspetto delle emissioni di fumi in atmosfera né quello delle emissioni acustiche. Così, dato che l'Ascon ha rinunciato alla sospensiva dell'ordinanza sindacale per la bonifica acustica e considerato che tale ordinanza è in vigore, è stata denunciata per inadempienza dal comune.

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