Due auto a fuoco a Rocca Pietore, l’incendio è doloso
ROCCA PIETORE. È con ogni probabilità di origine dolosa l’incendio che all’alba di domenica ha distrutto due auto parcheggiate a Col de la Roa, vicino a Santa Maria delle Grazie. I carabinieri della stazione di Caprile stanno svolgendo le indagini in collaborazione con la polizia giudiziaria dei vigili del fuoco. Ma gli elementi finora raccolti, oltre che alcune testimonianze e la valutazione della velocità con cui le fiamme sono divampate e hanno distrutto le due auto, lascerebbero poco spazio ai dubbi. Difficile dunque ipotizzare che la Volkswagen Golf 5 e la Nissan Qashqai siano andate bruciate per colpa di un corto circuito generatosi nel motore di uno dei due veicoli, tenuto conto che l’incendio è scoppiato verso le 6 di domenica, quando le macchine erano ferme da diverse ore. I carabinieri attendono l’esito degli accertamenti tecnici effettuati dai vigili del fuoco che potranno ulteriormente chiarire la situazione. Ma gli elementi finora raccolti lasciano intendere che sul rogo che ha minato la tranquillità della piccola comunità ci sia l’ombra del dolo. Non sono stati tuttavia trovati sul luogo del fatto né accendini, né tracce di accelerante necessario per far divampare in pochissimi istanti un incendio di vaste proporzioni.
La Golf 5 e la Qashqai erano di proprietà di un gruppo di ragazzi della provincia di Ravenna arrivati da qualche giorno a Col de la Roa per trascorrere una breve vacanza nella seconda casa dei genitori di uno di loro. Se sul dolo i dubbi degli inquirenti sono ormai pochi, resta da far luce sulle motivazioni che starebbero dietro al gesto. I carabinieri stanno indagando a tutto campo, dai possibili dissapori in paese, magari legati proprio alla presenza del gruppo di ragazzi, fino all’azione di un piromane. Tutte le ipotesi al momento sono al vaglio. le indagini proseguiranno nelle prossime settimane.
La Golf 5 e la Qashqai sono andate completamente distrutte, mentre una terza auto che era parcheggiata a una decina di metri di distanza è rimasta danneggiata dall’esplosione dei vetri dei veicoli bruciati. L’intervento delle squadre dei vigili del fuoco di Agordo e dei volontari di Selva di Cadore, durato tre ore, è valso allo spegnimento delle fiamme e poi alla messa in sicurezza delle macchine e dell’area.
L’episodio dell’alba di domenica si aggiunge all’elenco di roghi d’auto che nelle scorse settimane si sono registrati in Alpago.
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