Due bellunesi creano soluzioni per l’intelligenza artificiale

Malacarne e Lucca hanno fondato la società Bluetensor: «Si può lavorare in questo campo da qualsiasi luogo»  

Giovani bellunesi che emergono nel panorama variegato e competitivo delle start-up. . Jonni Malacarne di Costa di Lamon (dove vive) e Federico Lucca, feltrino ora trasferito a Trento, hanno creato alla fine del 2018 la società Bluetensor srl.

«La sede legale e operativa della società è a Trento – spiega Malacarne – ma abbiamo collaboratori sparsi in tutta Italia e anche all’estero. In un momento in cui tutti scappano dalla montagna, con le tecnologie digitali di fatto tutti abbiamo le stesse possibilità, e si può lavorare da qualsiasi parte, basta avere, oltre che la buona volontà) delle buone linee internet». E questo in effetti nel Bellunese è ancora un problema.

Come è nata la società?

«Dopo aver lavorato per più di 10 anni su numerosi progetti complessi in diversi ambiti tutti legati dallo stesso fattore comune delle tecnologie innovative, abbiamo deciso di unire le nostre competenze e creare un’azienda nuova, focalizzata nello sviluppo di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale».

In pratica di cosa si tratta?

«L’intelligenza artificiale è un tema caldissimo, molti la definiscono come “la nuova elettricità” per l’impatto devastante che avrà nella nostra vita da qui al prossimo futuro. In modo semplicistico la si può definire come un insieme di tecniche hardware e software che permettono di risolvere problemi o svolgere compiti e attività tipici della mente e delle abilità umane. Rimanendo più nel settore informatico potremmo identificarla come la disciplina che si occupa di realizzare macchine (hardware e software) in grado di agire autonomamente (risolvere problemi, compiere azioni)».

Qual è l’applicazione industriale?

«Fino a qualche anno fa i progetti che si sviluppavano in questo settore erano per lo più a livello di ricerca. Al giorno d’oggi grazie alla disponibilità sempre maggiore di dati (i famosi “Big Data”), di hardware sempre più performanti e algoritmi più evoluti le aziende più lungimiranti stanno investendo e portandosi in casa soluzioni che gli permettono di vendere di più, produrre di più (e meglio) e risparmiare, aumentando i profitti. In modo più o meno consapevole queste tecnologie fanno parte della nostra vita quotidiana. Quando ad esempio sblocchiamo lo smartphone tramite il riconoscimento facciale, oppure mentre stiamo facendo acquisti su un sito di e-commerce e appaiono dei “suggerimenti all’acquisto”... Oppure ancora mentre stiamo chattando o addirittura parlando con un “bot” (ad esempio Google Assistant, Siri, Alexa) per avere delle risposte su determinati argomenti o chiedere assistenza sull’utilizzo di un prodotto o servizio. Le soluzioni di intelligenza artificiale, o come piace definirle noi, di “intelligenza aumentata” non vanno a sostituire completamente il contributo umano ma lo potenziano. Questo porta ad aumentare la produttività, ridurre i costi e di conseguenza incrementare i profitti. Ovviamente tutto questo non è facile, dipende molto dal grado di digitalizzazione delle aziende e soprattutto dalla capacità di mettere in atto i cambiamenti tecnologici necessari».

Quale è il ruolo della vostra società in questo ambito?

«Quello che facciamo in pratica è affiancare manager ed imprenditori per far crescere le loro aziende attraverso l’introduzione di soluzioni hardware e software basate su queste tecnologie. Per questioni di riservatezza non possiamo comunicare i nomi delle aziende con le quali stiamo lavorando al momento. Ma ecco alcuni esempi di progetti sui quali stiamo lavorando. Una importante azienda italiana ci ha commissionato la realizzazione di un sistema di riconoscimento automatico per l’analisi qualitativa di prodotti in serie a supporto del personale addetto. Una società di formazione “on-line” ci ha commissionato di realizzare un “docente virtuale” in modo da poter dare supporto h24 agli studenti e a poter scalare il sistema. Per un’importante azienda di promozione turistica stiamo studiando un sistema per aumentare il numero di presenze e la spesa media dei turisti basato su un motore di “Recommendation Engine”. Inoltre a livello di attività di ricerca interna stiamo portando avanti un interessante progetto di analisi automatica di immagini e video rilevati da droni. Questi sono degli esempi del nostro lavoro. La nostra visione è che queste tecnologie contribuiranno a migliorare la qualità della vita delle persone andando anche a ridurre sempre di più i lavori usuranti o a rischio di stress».

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