Due berlinesi a borgata Murer per salvare le abitazioni dalla frana

Sono partiti i lavori per mettere in sicurezza la frazione, grazie ai fondi dei canoni idrici

SOVRAMONTE

La frana di borgata Murer, uno dei tormentoni più datati del comune di Sovramonte, ha i giorni contati. Hanno preso finalmente il via i lavori per consolidare lo smottamento, tramite due berlinesi, che coinvolge due abitazioni stanziali e insiste anche sul tratto di strada comunale che passa in mezzo ai due edifici. «Con i fondi dei canoni idrici, si è potuto affidare l’incarico, dopo gara d’appalto, alla ditta Nuove Costruzioni di Sedico che realizzerà un intervento risolutivo in circa due mesi», spiega il sindaco Federico Dalla Torre. Che tira un sospiro di sollievo.. I problema è annoso, i primi inquietanti movimenti nel borgo sopra Zorzoi, hanno cominciato a dare segno di sé fra il 2009 e il 2010. Nel 2012 lo smottamento ha assunto carattere di tumultuosità al punto che è intervenuta la Provincia con un consolidamento che però non ha prodotto la tenuta auspicata. Così nel documento unico di programmazione provinciale 2018/ 2020 si sono liberate le risorse, 350 mila euro, per mettere in sicurezza in maniera risolutiva il punto assai critico di borgata Murer.

La fortuna, nella sfortuna di una lunga attesa legata alle vicissitudini della provincia negli ultimi anni, è che era già stato realizzato il progetto esecutivo. Non è rimasto altro che fare la gara e affidare i lavori per il cantiere che si è aperto a inizio settimana. Le case, nel corso di questi anni, sono state dotate di sensori per registrare i movimenti.

Gli interventi consistono ora nell’intubazione delle acque e nella realizzazione di palificazioni, a sostegno di ogni singola abitazione, a valle della strada. Il sindaco Dalla Torre ha ereditato questo problema nell’estate del 2012, all’epoca dell’insediamento per il primo mandato, e da allora non ha mai smesso di preoccuparsi, intanto per il rischio potenziale a persone e pertinenze comunali. E poi per le vicissitudini dell’ente di palazzo Piloni, preposto alla difesa del suolo pubblico, prima con il commissariamento, poi con il provvedimento ministeriale di ridimensionamento delle province. Cosa che non ha agevolato l’avvio di pratiche, come quella che riguarda borgo Murer, nei tempi che si devono riservare alle emergenze. —


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