Due “centini” dalle idee chiare in una classe di ottimo livello

Katia Buzzo e Samuel Puntel i migliori all’Ite, ora si preparano all’università La prima farà i test per Economia a Udine, l’altro quelli per fisioterapia a Trieste 



SANTO STEFANO. Due “cento” all’Istituto tecnico economico di Santo Stefano, Katia Buzzo e Samuele Puntel, e tutti promossi i 16 ragazzi che hanno frequentato l’indirizzo in “amministrazione, finanza e marketing” , oltre ad un esterno. E dal prossimo anno l’Ite intitolato a Enrico Fermi cambierà indirizzo in “relazioni internazionali per il marketing” . Cento, dunque, alla maturità per Katia Buzzo di Auronzo, da martedì prossimo già impegnata con il test di ingresso per Economia all’Università di Udine. «Vorrei fare la commercialista», spiega, «ma può anche darsi che cambi idea in corso d’opera».

Continuando a vivere in montagna?

«Ci sono ragioni per restare, ma anche per andare via. In città penso si guadagni di più rispetto a qui; ma è brutto andare via da casa, da dove sei nata. Vedremo».

Perché hai scelto l’Ite?

«Perché la matematica è sempre stata materia che mi ha appassionato, ed ero interessata all’economia».

Katia ha anche una carriera agonistica alle spalle nel biathlon.

«Sì, fino alla quarta, poi ho smesso: era troppo impegnativo, avevo allenamenti ogni giorno a Forni Avoltri».

«In questa classe», sottolinea la coordinatrice dell’Istituto, professoressa Alessandra Ianese, «erano parecchi i ragazzi impegnati nello sport a livello agonistico e di solito questi sono ragazzi che hanno una marcia in più: disciplinati, organizzati, precisi, leali, ligi alle scadenze».

Come l’altro “cento”, Samuele Puntel di Sappada.

«Ho scelto l’Ite perché ero bravo in matematica ed anche per la vicinanza a casa, che mi consentiva quindi al pomeriggio di fare biathlon. La mia giornata è stata sempre piena: sveglia alle 6: 40, in classe alle 7: 40, rientro a casa alle 14: 20 e poi in pista, a Sappada o a Forni Avoltri, dalle 15. Il biathlon è uno sport in cui mi sono tolto anche delle soddisfazioni, perché per tre anni sono stato aggregato ai Carabinieri ed ho gareggiato a lungo; ho smesso quest’anno perché i risultati non erano più quelli che mi aspettavo, ma è stata una bella esperienza».

Ed ora?

«Sto studiando perché a settembre ho il test di ingresso a fisioterapia a Trieste. Sarà difficile entrare, dato che ci sono solo trenta posti per oltre cento domande, ma lo provo. Se va male, penso di fare Economia internazionale sempre a Trieste. Intanto sto facendo il corso per maestro di sci di fondo che prevede, in vari moduli, 90 giorni di lezioni, pratica, didattica, metodologia. È un titolo in più che può sempre servire. Se riesco a fare fisioterapia, comunque, la mia idea è quella di aprire uno studio qui a Sappada. La nostra è una realtà piena di appassionati dello sport, di sportivi attivi ed anche di tanti campioni, però non abbiamo chi si occupi di terapia e riabilitazione proprio per i traumi dello sport. Quindi credo ci sia spazio per questa attività».

«Il giudizio complessivo è stato molto molto positivo», conclude Alessandra Ianese, «questa è stata una gran bella classe, molto stimolante. Come si annuncia del resto anche la prossima quinta».

Questi i voti degli altri ragazzi: Arianna Buzzo 71; Elena Buzzo Contin 70; Valentina Calligaro 72; Sara Cesco Fabbro 95; Asja De Candido 95; Greta De Zolt 80; Alessia Caterina Di Pietra 72; Daniele Gnudi 64; Davide Graz 80; Luca Merendino 66; Keven Ottaviani 73; Nausicaa Quattrer 80; Riccardo Sacco Chilian 81; Victor Villi 62; Gianantonio Sacchet (esterno) 67. —

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.
 

Argomenti:maturità 2019

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi