Due donne litigano al bar per colpa di un uomo: assolta dai graffi sul viso

BELLUNO. Le mani in faccia. Graffi per quattro giorni di prognosi, che hanno portato una bellunese davanti al giudice di pace. La donna è stata assolta dal giudice di pace Bottoli, perché il fatto non sussiste, la soluzione che aveva prospettato l’avvocato difensore Marzia Ianese. Il rischio era che P.C. venisse condannata a 300 euro di multa, come richiesto dal pubblico ministero Gulli, e a pagare il risarcimento danni fino a mille euro, proposto dal difensore di parte civile Antinucci. Assolta.

I fatti imputati dalla Procura della Repubblica sono dello scorso anno e sarebbero accaduti in uno storico bar dell’immediata periferia cittadina. Tra le due donne i problemi non sono mai mancati negli ultimi tempi e stavolta il diverbio è scoppiato per colpa di un uomo. Si sono incontrate nel locale che frequentano di solito e una delle due sarebbe andata oltre la normale discussione, mettendo le mani in faccia all’altra. Non solo: la presunta vittima avrebbe cercato d’impugnare il telefonino, per chiamare la polizia, ma le sarebbe stato tolto di mano.

È andata al Pronto soccorso dell’ospedale San Martino e si è fatta refertare una prognosi di quattro giorni. Con il certificato è andata a presentare una querela per lesioni lievi e, di fronte al giudice di pace, non c’è stato verso di trovare una conciliazione.

Sentito come testimone, il gestore del bar ha detto che si trovava in un’altra stanza, quando è scoppiato il litigio, di conseguenza di non aver visto niente. Accusa e parte civile avrebbero voluto condanna e risarcimento, in realtà l’imputata è stata assolta, perché il fatto non sussiste. —

Gigi Sosso

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