Due giorni di maltempo poi arriva il “Burian”

Secondo le previsioni dell’Arpav ci saranno -27 gradi a 1600 metri. «Durante la giornata le temperature resteranno sempre sotto lo zero» 

BELLUNO. Il “Burian” non è ancora arrivato. Il vento gelido siberiano comincerà a soffiare solo da domenica. E sarà davvero freddo, tanto freddo. Le previsioni parlano di -27 gradi a 1600 metri di quota, come attorno a Cortina.

Nell’attesa che il Bellunese si trasformi in una provincia siberiana, neve e freddo non mancano anche in questi giorni, sia sulle Dolomiti che in fondovalle. Ieri molti bellunesi si sono svegliati con i fiocchi bianchi, per una ondata di maltempo (l’ennesima) che sta attraversando in queste ore la provincia e l’intera regione. Cominciata nella notte di mercoledì, è proseguita nella giornata di ieri e continuerà anche oggi. Niente di eccezionale, comunque, visto che la neve fresca caduta nelle ultime 24 ore è nell’ordine dei pochi centimetri. L’Arpav ha diffuso ieri mattina il consueto bollettivo della neve: 10 cm di neve fresca sopra il passo Mauria; 6 a Casera Coltrondo; 5 cm sul Monte Piana, Ra Vales, Monti Alti Ornella sopra Arabba, Col dei Baldi, Casera Palantina e Faverghera; 3 cm sul Passo Falzarego; 2 a Sappada, Auronzo, Monte Cherz, Cima Pradazzo, Arabba, Monte Grappa; 1 cm a Padola, Cortina, Malga Losch, Pecol e Lamon.

Per tutto il giorno le deboli nevicate sono continuate oltre quota 600 metri, anche in Valbelluna. E nel frattempo ha fatto la sua comparsa il vento.

Spiegava ieri nel primo pomeriggio Robert Thierry Luciani, previsore del Centro Arpav di Arabba: «La neve sta cadendo un po’ ovunque dai 700/900 metri in su, con apporti che vanno da un paio di centimetri fino a 10-15 sopra i 1.000-1.2000 metri». Il maltempo interesserà anche la giornata di oggi, con un clima meno freddo rispetto a ieri e lo zero termico in rialzo, fino sui 1.400-1.500 metri. Alla neve subentrerà perfino la pioggia con neve sopra i 1.200 metri, fino a 15-20 cm.

«Quella di sabato (domani per chi legge, ndr) sarà una giornata, per così dire, “interlocutoria”, da ponte tra due fronti depressionari. Il secondo è quello che ci attende da domenica», ha aggiunto Luciani. «Alla nuvolosità estesa si assocerà la neve, polverosa già sui 600-800 metri, con 5-10 cm in quota».

Il tempo dovrebbe migliorare nel tardo pomeriggio di domenica che segnerà però l’arrivo di “Burian”. Il cielo si schiarirà, ma i bellunesi si sveglieranno lunedì mattina con un clima gelido in montagna, freddo in modo anomalo nelle valli, con forti e diffuse gelate notturne.

Nel catino bellunese potremo raggiungere anche i 10 gradi sotto zero, mentre nelle valli dolomitiche la colonnina potrà scendere tra i -14° e -17°, per precipitare anche a -27° nella giornata di martedì, tra i 1.600-2.000 metri di quota.

«Il “problema”, già da lunedì, consisterà nel fatto che, nel corso della giornata, non si registrerà un rialzo termico», conclude Luciani. «Non si andranno quindi a superare gli zero gradi. Stesse condizioni martedì e mercoledì. Questo fenomeno è anomalo, ma ondate di gelo, sempre a fine febbraio, si sono verificate anche in anni recenti, nello specifico nel 2005 e nel 2012».

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