Due incendi a Padola e l’ipotesi è dolosa

COMELICO SUPERIORE. Due incendi in poche ore. Quello della mezzanotte di venerdì, a Valgrande e l’altro delle 8 di ieri mattina, a Chiaurì. Entrambe località di Padola, nel territorio comunale di...

COMELICO SUPERIORE. Due incendi in poche ore. Quello della mezzanotte di venerdì, a Valgrande e l’altro delle 8 di ieri mattina, a Chiaurì. Entrambe località di Padola, nel territorio comunale di Comelico Superiore. È andata a fuoco della legna e l’ipotesi è quella che si tratti di fiamme dolose. Le indagini sono nelle mani della Forestale e dei vigili del fuoco di Santo Stefano, che sono intervenuti in forze e per tutte le certezze bisognerà aspettare le prossime ore.

Il primo focolaio si è sviluppato nella notte e ha interessato un cumulo di ramaglie nella zona dell’isola ecologica di Valgrande. Tanto fumo ma niente di particolarmente preoccupante, anche se i pompieri hanno dovuto impegnarsi parecchio, non solo per spegnere l’incendio ma anche per evitare che le fiamme si diffondessero nel bosco. Ci sono volute tre ore per riportare tutto alla normalità.

Passano otto ore scarse e al 115 arriva una telefonata da parte di un passante che ha visto del fumo non molto distante dalla strada, nella zona di Chiaurì, tra Padola e passo Monte Croce. I vigili si ritroveranno a lavorare in dodici, tra gli effettivi e i volontari di Santo Stefano e Padola con quattro mesi. È andata a fuoco una grossa catasta di legname. Gli scarti di un lotto boschivo da una settantina di metri cubi, in un appezzamento della Regola di Padola. Legna che diventerà presto cippato, ma una parte non farà in tempo, malgrado l’intervento tempestivo e l’operazione di smassamento. Sarà importante anche l’aiuto di una gru in grado di spostare un certo quantitativo di legname, da sottrarre al fuoco. Arriva anche la Forestale, che dà una mano, ma si dedica anche alle indagini per stabilire cosa possa aver causato il rogo. Tutte le ipotesi vengono prese in considerazione, compresa quella della cicca gettata su del materiale infiammabile.

I paesani hanno visto e sentito passare i vigili, ma non sono molti quelli che sanno dell’incendio che si è sviluppato nel bosco, in una zona in cui non ci sono casere. Non c’è il rischio che rimangano coinvolte delle strutture o delle persone. Viene informato il sindaco di Comelico Superiore, Marco Staunovo Polacco: «Le indagini sono ancora in corso, ma l’impressione è che si tratti di un incendio di origine dolosa. Aspettiamo che la Forestale faccia le ultime verifiche, ma la pista che si sta seguendo sarebbe proprio questa. Non credo sia un dispetto alla Regola e preferisco aspettare, per avere delle sicurezze. Intanto possiamo dire che non ci sono stati ulteriori danni e questo è già un aspetto confortante. Potrebbe anche essere stata una bravata».

Gigi Sosso

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