Due norme bloccano il bilancio, l’avanzo lievita
BELLUNO. Impegni confermati e un corposo avanzo di bilancio, ma solo virtuale. È convocata per domani pomeriggio l’assemblea generale del Consorzio Bim, che va all’approvazione del rendiconto di gestione 2016. I sindaci, che hanno già ricevuto tutta la documentazione, si troveranno davanti a un bilancio di circa 8 milioni di euro, dei quali quasi 3 di avanzo economico.
«In realtà», spiega il presidente del Consorzio Bim Piave, Umberto Soccal, «di quella cifra solo 200 mila euro circa saranno “liberi” come riserva per le emergenze nel 2017». Due i motivi che hanno portato il Consorzio ad un consistente accantonamento prudenziale: «Ci sono due variabili che rappresentano ancora forti incertezze per i nostri bilanci», precisa Soccal. «La prima è nuova normativa che impone il pagamento dei sovracanoni anche agli impianti che si trovano sotto i 500 metri sul livello del mare. Per noi rappresenta una maggiore entrata potenziale di circa 700 mila euro, ma non c’è ancora nessuna certezza, perché molti si rifiutano di pagare e ci sono dei ricorsi in piedi, quindi bisogna aspettare di capire come andrà. Quei soldi sono nel bilancio, ma non incassati e quindi non ci siamo fidati di spenderli».
Altrettanto pesante, però, sarà la minore entrata: «La seconda norma è quella sul deflusso minimo vitale, che comporterà una riduzione delle concessioni e quindi degli importi del sovracanone. Si tratta di circa 700 mila euro all’anno in meno per il Consorzio, ma anche in questo caso non possiamo fare i conti con certezza, perché si attende di capire se la norma sarà davvero retroattiva dal 2013 o meno».
A causa delle due variabili: «Abbiamo ritenuto opportuno accantonare una cifra importante e quindi l’avanzo di bilancio sfiora i 3 milioni di euro».
In questa prospettiva, il bilancio 2016 del Consorzio Bim si è chiuso con una diminuzione degli investimenti generali e un mantenimento dei fondi esistenti. Soccal fornisce qualche esempio con i relativi conti. Si parte dai 50 mila euro concessi a ciascun Comune per investimenti e si tratta sicuramente dell’uscita più corposa. È ancora in corso, inoltre, il finanziamento a Bim Gsp per risanare i conti della società dell’acqua che nel 2009 aveva 80 milioni di euro di disavanzo; l’accordo prevede uno stanziamento di 10 milioni di euro in 9 anni. Infine il Consorzio sostiene Bim Infrastrutture con la concessione per le centraline in cambio di quote societarie.
Per quanto riguarda le altre uscite, il Consorzio ha stanziato circa 260 mila euro per Unico Studenti, 350 mila euro per gli asili nido e le scuole materne paritarie, 300 mila euro per il fondo destinato alle persone in difficoltà che vengono assunte dai Comuni e altri 300 mila euro per le Unioni montane. Tra i fondi strutturali ci sono i 450 mila euro divisi tra le Vallate che li gestiscono in autonomia.
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