Due nuove opere di Ricci esposte al museo Fulcis

Oggi la presentazione di “Alessandro e Diogene” e “La morte di Seneca”: sono stati concessi in comodato al Comune dalla famiglia proprietaria

BELLUNO

Il museo Fulcis è pronto ad accogliere due nuove opere. Due ovali di Sebastiano Ricci, che andranno a fare compagnia alle tele esposte all’ultimo piano dell’edificio e che saranno presentate oggi alle 17 nel salone nobile di Palazzo Fulcis. “La morte di Seneca” e “Alessandro e Diogene”, opere risalenti agli inizi del Settecento, sono di proprietà di una famiglia che ha deciso di prestarle al Comune per cinque anni (il contratto di comodato è rinnovabile).

«Nei giorni scorsi abbiamo ottenuto l’autorizzazione della Soprintendenza ed abbiamo così potuto procedere allo spostamento delle due opere», spiega l’assessore alla cultura, Marco Perale, che con il conservatore dei musei civici Denis Ton curerà l’evento di questo pomeriggio. «La presentazione avrà un significato particolare perché riportiamo a casa altri due dipinti di un grandissimo artista bellunese che, per la prima volta nella loro storia, saranno esposti al pubblico».

Le opere vanno ad arricchire il patrimonio di Ricci custodito a Palazzo Fulcis, «la raccolta di un artista legato alla nostra città, ma che ha lasciato il segno nella storia dell’arte europea», sottolinea Perale. I due ovali saranno ospitati nello spazio espositivo al terzo piano del museo e potranno essere ammirati già dalla mattina di domani.



«Grazie anche a queste collaborazioni, il Fulcis si conferma il “museo dei bellunesi”», aggiunge Perale. «Il museo dei cittadini bellunesi, che possono godere di uno spazio culturale di alta qualità, e degli artisti del nostro territorio che hanno segnato l’arte e la cultura nei secoli, da Simon Da Cusighe a Ricci, passando per i dipinti di Caffi e le sculture di Brustolon e Panciera Besarel. Stiamo così ampliando la nostra raccolta per confermarci come riferimento per l’arte del territorio, nella provincia di Belluno e in Veneto».

L’ingresso alla presentazione di questo pomeriggio è libero fino ad esaurimento posti. Al termine della presentazione, sarà possibile ammirare i dipinti accompagnati dal conservatore, Denis Ton.



Fra le prossime iniziative, c’è la mostra sui tesori della Fondazione Cariverona, che sarà allestita a Palazzo Fulcis nei primi mesi del 2019. «Saranno esposte le opere del Sei-Settecento di proprietà della Fondazione», ricorda Perale. «La mostra sarà allestita nella sala al terzo piano in cui hanno trovato collocazione le tre tele del Ricci spostate dal Camerino Fulcis». In questa fase sono in corso trattative per definire i dettagli e le date della mostra.



L’anno prossimo, inoltre, Perale conta di arricchire la collezione del Fulcis con le spade bellunesi. L’idea è quella di utilizzare lo strumento del comodato d’uso per dedicare un’intera sezione del museo a questa parte della storia bellunese. «Confidiamo che le spade possano arrivare in primavera», conclude l’assessore. «Siamo in trattativa con alcune istituzioni museali veneziane, che hanno nei loro depositi le spade bellunesi. Contiamo di realizzare un nuovo allestimento definitivo al Fulcis con questo patrimonio». —


 

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