Due nuovi gestori a Pian Falcina, area ricreativa verso la riapertura

Il passaggio di testimone fa seguito alla recente rinuncia da parte del Consorzio InDolomiti, a nemmeno un anno dall’apertura, che aveva lasciato un po’ nello sconforto Parco e Comune di Sospirolo, ma soprattutto alcuni turisti intervistati, durante le festività pasquali, in un video promosso da “Sospirolo Attiva”.

Ora si apprestano a cominciare l’avventura i neo vincitori del bando, non nuovi all’attività ricettiva, dato che la coppia ha alle spalle ben tredici anni di apprezzata gestione di Casera Ere, nel territorio di San Gregorio nelle Alpi.

Non c’è ancora, però, la data di apertura: i gestori sperano di tagliare il nastro a metà giugno, ma devono prima fare i conti con i tempi tecnici necessari per i permessi, che si sommano a quelli già trascorsi, riguardanti il bando del Parco e il successivo iter di affido. Insomma, un avvio decisamente in ritardo per la stagione estiva, ma indipendente dalla volontà delle parti in causa.

«Proviamo quest’esperienza perché l’idea è stimolante e il posto è magnifico», anticipa Gabriella De Bastiani. «Proveremo a fare del nostro meglio, forti dell’esperienza di Casera Ere, anche se qui la situazione è diversa, pur essendo simile la natura che circonda il luogo. Cercheremo di valorizzare ciò che è già disponibile, a partire dalle strutture, garantendo l’apertura del punto ristoro e del punto info, che seguiranno gli stessi orari, la gestione dell’area camper, degli appartamenti-bungalow e della zona pic-nic con i barbecue che stiamo ristrutturando. Non abbiamo ancora un calendario eventi per l’estate perché non abbiamo avuto il tempo materiale, ma cercheremo di proporre iniziative di valorizzazione del territorio».

Tira un sospiro di sollievo il sindaco di Sospirolo Mario De Bon, che parla di «prospettive positive», pensando all’esperienza lavorativa della coppia. «L’amministrazione si è mossa da subito per pubblicizzare l’area ai fini di trovare un gestore. Al bando ha risposto un solo operatore, ma con un trascorso importante. Purtroppo l’assegnazione arriva in ritardo per i tempi tecnici necessari. Confidiamo in un buon servizio, così da rispondere alle esigenze turistiche e da creare indotto sul territorio, ad esempio auspicando la valorizzazione dei prodotti locali».

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