Due ragazzi muoiono annegati nell’Ardo / FOTO

I corpi ritrovati in serata in località Corontola, i soccorsi allertati da alcuni bambini che avevano sentito i guaiti del loro cane

BELLUNO. Un dramma che colpisce due famiglie e le comunità delle frazioni cittadine di Castion e Vezzano. Due ragazzi, Alberto Orsan di 30 anni e Laura Losso di 27, sono morti ieri pomeriggio, annegati nel torrente Ardo, in un posto che per i residenti si chiama Corontola. Il nome può anche non dire molto a chi non abita a Bolzano Bellunese, ma la zona è molto frequentata, anche solo per una passeggiata. Doveva essere un normale pomeriggio d’estate, come quello di tanti altri ragazzi, quando il caldo invita ai laghetti di Bolzano Bellunese per un bagno. Ma Alberto e Laura non hanno fatto ritorno a casa. Sono stati ritrovati nel tardo pomeriggio di ieri sul greto del torrente, probabilmente dopo essere scivolati. La morte è sopraggiunta per annegamento e l’ipotesi più accreditata è che si sia trattato di un tragico incidente: i due corpi erano a una ventina di metri l’uno dall’altro. La squadra del Soccorso alpino ha trovato lui e poco lontano anche lei. Non c’era nessun altro nei paraggi.

Soltanto un cane, il labrador di Laura di colore nero, preoccupato. Anzi, disperato. L’animale ha dato l’allarme, cominciando ad abbaiare e richiamando l’attenzione di alcuni bambini di Sopracroda, sull’altra sponda dell’affluente del Piave. Uno di loro ha chiamato il papà, che ha messo in moto la macchina dei soccorsi. Allertati Suem 118, Soccorso alpino, polizia e carabinieri, che hanno cominciato le ricerche. Concluse con il ritrovamento dei due corpi senza vita. I due non avevano addosso documenti e le operazioni di riconoscimento sono state particolarmente complicate.

Intorno alle 15.30, i due ragazzi e il fedele amico erano transitati accanto al civico 6 di via Bolzano. L’ultima casa, in fondo a una ripida discesa, che parte all’altezza della scuola elementare e scende fino al torrente, diventando sterrata, nell’ultimo tratto. La padrona di casa li ha visti e ricorda bene la circostanza, perché il figlio piccolo ha paura dei cani e cercava protezione. Peraltro lungo quella stradina passa tantissima gente, in direzione dei bojoni, quelle vasche naturali, che d’estate diventano delle piccole piscine di acqua gelida molto frequentate.

Ma improvvisamente un grande movimento: arrivano i soccorritori e qualcosa dev’essere successo all’ex portiere e allenatore del Piave calcio e alla sua amica. Sono ormai le 18.30 e non sono tanto difficili le operazioni di recupero, quanto l’identificazione dei due ragazzi. Dopo le 21, sul posto giunge il padre della ragazza, preoccupato per non averla vista tornare, dopo averla salutata nel primo pomeriggio. La scena è straziante. L’uomo chiede cosa sia successo e, di fronte al silenzio di tutti, capisce la tragedia.

La famiglia di Orsan, invece, è stata avvertita più tardi. Il padre Dino non c’è più. Era molto conosciuto e apprezzato nella zona del Castionese, anche per un hobby, che coltivava con grande passione: faceva il cameraman. La sua piccola telecamera era uno strumento inseparabile e, negli anni ’90, gli era servita a documentare la tragedia della guerra in Croazia attraverso gli schermi di Telebelluno. Nella zona di Kutina, in cui vivono molti figli di emigranti bellunesi. Il figlio Alberto viveva e lavorava a Padova e giocava a calcio, in Terza. Ieri aveva deciso di andare con Laura e il cane ai laghetti. Era andata a prenderla a casa e insieme si erano diretti a Corontola.

Una tragica fatalità, secondo la prima ricostruzione fatta da polizia e carabinieri. Uno scivolone e il freddo dell’acqua che scende dalle valli di Bolzano li inghiottisce improvvisamente. In quel momento, non ci sono altre persone e il labrador può soltanto richiamare l’attenzione, facendo quello che sa fare meglio. Abbaiando. I bambini se ne accorgono immediatamente e qualcosa lo intuiscono. Ma per i due ragazzi non c’è già più niente da fare.

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