Due schiaffi in faccia a una connazionale
FELTRE. Baruffa tra due donne ucraine. Lesya Krupach è accusata di percosse, violenza privata ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle persone. Svitlana Kuritsa l’ha denunciata e portata in tribunale. Qualche momento di nervosismo c’è stato anche a fine udienza, nell’atrio all’esterno dell’aula al terzo piano del palazzo di giustizia, ma non certo come in quel primo aprile di quattro anni fa.
Le due donne stavano litigando per motivi economici, quando Krupach avrebbe colpito l’altra con due schiaffi al volto. Kuritsa ha impugnato il telefonino, per cercare di chiamare i carabinieri, ma non ce l’avrebbe fatta, perché il dispositivo le sarebbe stato strappato dalle mani e privato della batteria e della carta sim. Impossibile fare qualsiasi tipo di operazione. La batteria è stata trattenuta e, quindi, alle ipotesi di reato di percosse e violenza privata si è aggiunta quella di esercizio arbitrario della proprie ragioni.
Il processo si svolge davanti al giudice Cittolin e al pubblico ministero Rossi. L’imputata, che è difesa dall’avvocato Aspodello nega di aver colpito la connazionale e di essersi fatta giustizia da sola, ma un contatto dev’esserci stato. La controparte, che si è costituita parte civile con D’Agostini chiederà un risarcimento danni, quando sarà il momento della discussione. Intanto, il giudice ha rinviato per la chiusura della fase istruttoria e la discussione. —
G.S.
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