Due semafori a chiamata per proteggere i pedoni
BELLUNO. La priorità è bloccare gli investimenti dei pedoni. Frequenti, specie in alcune zone della città. Per questo l’amministrazione installerà due semafori a chiamata, che fermeranno il traffico su richiesta dei pedoni. Saranno collocati all’ingresso del ponte degli alpini, lato di viale Medaglie d’oro, e di fronte al bar Mendoza in via Vittorio Veneto.
A questa operazione si aggiungono la costruzione dei passaggi pedonali rialzati, i dossi: l’amministrazione ha previsto di realizzarne almeno dieci, se non quindici, e i primi sei saranno piazzati a breve. Infine, anche quest’anno il Comune spenderà 30 mila euro per sistemare il porfido in centro storico. Anche la pavimentazione sconnessa, infatti, è una minaccia per chi si muove a piedi.
Tutti questi interventi saranno finanziati grazie alla variazione di bilancio che sarà portata in consiglio comunale venerdì (ne parliamo a lato). Nel capitolo spese ci sono 25 mila euro per gli arredi destinati alle scuole e un proiettore nuovo per la sala Bianchi, beni per la protezione civile e 12 mila euro per aumentare la disponibilità del fondo Dotesport. Ventiquattromila euro, invece, saranno investiti per sistemare il piano viabile del ponte Bailey.
Altrettanti serviranno per montare i due semafori a chiamata che il sindaco e la sua squadra hanno deciso di collocare in viale Medaglie d’oro, all’ingresso del ponte degli alpini, e in via Vittorio Veneto, davanti al bar Mendoza, per proteggere gli studenti che la mattina e all’ora di pranzo attraversano in quel punto per andare o tornare dalle scuole di Cavarzano. Il costo dei dispositivi si aggira sui 50 mila euro.
Mettere un semaforo in prossimità della Cerva non rischia di intasare il traffico? «Mi preoccupa molto di più il fatto che vengano investiti i pedoni», taglia corto il sindaco, Jacopo Massaro. «L’ingresso del ponte degli alpini è il punto con il maggior numero di investimenti del comune di Belluno. So che si formeranno code e ci saranno disagi al traffico, ma è il prezzo che dobbiamo pagare per risolvere il problema della sicurezza per i pedoni. In quel preciso punto sono stati investiti bambini, ciclisti, donne, anziani. Bisogna intervenire, e dossi non ne possiamo mettere».
Era stata valutata l’ipotesi di costruire un sottopassaggio, «ma non è realizzabile per problemi tecnici», aggiunge il sindaco. «Idem un sovrappasso, sarebbe complicato». Così si è scelto di montare un semaforo, che funzionerà come quello che si trova davanti alla Baita a Mussoi: il pedone preme il bottone e si accende la luce rossa per le auto.
Per quanto riguarda i dossi, infine, con i 20 mila euro contenuti nella variazione al bilancio ne saranno costruiti cinque o sei. Gli altri dieci previsti saranno finanziati tramite i ribassi delle gare per le asfaltature.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi